Doc 2: nel reparto di Luca Argentero arriva il Covid

Il ritorno più atteso di questo inizio 2022? Sicuramente quello di Luca Argentero nei panni del dott. Andrea Fanti in Doc – Nelle tue mani, il medical drama (una produzione Lux Vide in collaborazione con Rai Fiction) che in uno dei periodi più difficili della nostra vita ci ha tenuto compagnia, appassionandoci con la sua storia. Il suo esordio, infatti, risale al 2020 e il Covid-19 ha anche interrotto le riprese della prima stagione, che poi siamo comunque riusciti a gustarci nella sua interezza. Un successo, quello di Doc, diventato internazionale e che quindi non poteva che portare a una seconda stagione.

Ne abbiamo parlato con il cast, con una conferenza via Zoom in diretta dal set.

Luca Argentero e il suo Andrea Fanti

Il protagonita di Doc è il dottor Andrea Fanti, primario del reparto di Medicina Interna del Policlinico Ambrosiano, che a causa di un colpo di pistola finisce in coma e al suo risveglio scopre di aver perso la memoria di quanto successo nella sua vita negli ultimi dodici anni.

Si trova così a ricominciare da zero, sempre dalla corsia, dove la sua squadra di lavoro diventa per lui una sorta di seconda famiglia. Nella seconda stagione lui continuerà ad occuparsi dei pazienti con il suo metodo personale, basato sulla conoscenza e l’empatia, confrontandosi anche con il Covid 19 (che però, come tengono tutti a precisare, non fagociterà la narrazione). Altro però non si può dire per non togliere il gusto della visione.

«Incontrare un personaggio come questo, per un attore, non è facile ed è per questo che mi considero un provilegiato. Mi accorgo poi che, a furia di interpretarlo, sto imparando anche molto da lui come il fatto di andare sempre dritto al punto» spiega Luca Argentero. «Il lavoro sul set, durato sette mesi, è stato impegnativo anche per via dei vari protocolli da seguire però devo dire che, quella che all’inizio sembrava ansia da prestazione, poi si è trasformata in entusiasmo anche perché l’amore del pubblico ci ha spinto a fare ancora meglio. Siamo inoltre riusciti a creare un bel gruppo, una squadra di persone che ha imparato a conoscersi».

Le due donne di Doc

Ci sono poi le due figure femminili fondamentali che gravitano intorno ad Andrea Fanti: da un lato l’ex moglie Agnese (interpretata da Sara Lazzaro) da cui non ricordava di aver divorziato e che continua ad amare, dall’altro la collega Giulia (che ha il volto di Matilde Gioli) con cui aveva avuto una relazione di cui però lui non ha memoria.

«Non voglio spoilerare nulla, però posso dire che ci sarà un fil rouge che legherà tutti i personaggi, che si troveranno cambiati per via delle circostanze. E anche per Agnese ci sarà una evoluzione importante» accenna Sara Lazzaro.

Ad evolvere sarà anche Giulia, come svela la stessa Matilde Gioli: «Ci sarà persino un cambio look, con tanto di taglio dei capelli. Lei inizierà a guardare a un futuro diverso da quello che aveva previsto. Doc infatti non ha ancora recuperato la memoria, quindi lei decide di guardare avanti, sia come medico che come donna». E svela: «Lei è una donna lucida, seria e puntuale, mentre io sono l’opposto e per interpretarla, lo ammetto, ho dovuto fare un grande sforzo. Però alla fine, convivendoci da due anni, mi sta insegnando molto e mi sta aiutando a migliorare tante cose».

Le new entry

Nel cast della seconda stagione di Doc (diretta da Beniamino Catena e Giacomo Martelli) ritroviamo poi Pierpaolo Spollon, Sara Lazzaro, Simona Tabasco, Alberto Malanchino, Beatrice Grannò, Elisa Di Eusanio, Silvia Mazzieri, Giovanni Scifoni, Gaetano Bruno e Gianmarco Saurino. Però ci sono anche delle new entry. Tra di loro Giusy Buscemi nei panni di Lucia Ferrari: «È una psicologa specializzata in disturbi post-traumatici, che entra a far parte della squadra per aiutare gli altri, ma verrà lei stessa aiutata sia come medico che come essere umano» spiega l’attrice.

C’è poi Alice Arcuri che interpreta Cecilia Tedeschi: «Sono una virologa, un personaggio complicato ma interessante, che avrà un excursus profondo nella serie. È una donna forte, indipendente ed emancipata, che però ha difficoltà a relazionarsi con il mondo esterno. Insomma, è l’antitesi di Doc».

C’è infine Marco Rossetti, nei panni di Damiano Cesconi: «Il mio personaggio, scottato dalla Sanità Pubblica, decide di trasferirsi a Milano per staccare sia dal punto di vista umano che professionale dopo l’esperienza fatta allo Spallanzani di Roma dove ha affrontato il Covid 19 in maniera pesante. Nel corso delle puntate si renderà conto che la porta dell’ascolto deve sempre essere lasciata aperta».