16/11/2019

Cronache vampire: aspettando la serie tv, il fascino del vampiro non tramonta mai

Veronica Colella Pubblicato il 16/11/2019 Aggiornato il 17/11/2019

La serie tv tratta dalle Cronache vampire di Anne Rice, le stesse che hanno ispirato il film cult Intervista col vampiro si farà. Ma tutto è ancora avvolto nel mistero

Intervista col vampiro

La serie tv ispirata alle Cronache Vampire di Anne Rice si farà? I diritti della saga da cui è stato tratto Intervista col vampiro, il film di Neil Jordan del 1994 con Tom Cruise e Brad Pitt, sono stati acquistati da Paramount e Anonymous Content già due anni fa, ma per adesso sappiamo solo che verrà distribuito da Hulu, la stessa piattaforma che ospita Il racconto dell’Ancella.

Una produzione avvolta nel mistero

Il riserbo sui dettagli della produzione è assoluto, tuttavia Anne e Christopher Rice hanno rassicurato i fan che la serie continua a prendere forma, anche se molto lentamente. Tutto dovrà essere all’altezza delle aspettative della scrittrice, notoriamente protettiva nei confronti dei suoi personaggi. Dopo la secca smentita sull’inizio delle riprese a Budapest, l’unico dato certo è il coinvolgimento di Dee Johnson in veste di showrunner. L’autrice e produttrice, che ha scritto episodi per E.R. – Medici in prima linea, Nashville e The Good Wife, ha preso il posto di Bryan Fuller (il creatore di Hannibal), che ha abbandonato il progetto dopo appena un mese di trattative. L’idea di Anne Rice è di rendere finalmente giustizia alla sua saga, composta da 14 volumi che approfondiscono personaggi diversi dello stesso universo. Nel 2018 aveva concesso ai fan una sbirciatina al copione dell’episodio pilota, “Wolf killer”, rivelando che la serie inizierà direttamente dal secondo volume, Scelti dalle tenebre.

I primi due film in breve

Intervista col vampiro è ormai un cult, che vale la pena recuperare anche solo per l’interpretazione di una giovanissima Kristen Dunst nel ruolo tragico di una vampira-bambina creata da Lestat (Tom Cruise) per colmare la solitudine del suo compagno Louis (Brad Pitt). La storia d’amore e d’odio di questa peculiare famiglia viene raccontata da Louis a un giornalista duecento anni dopo essere stato trasformato in vampiro, come ammonimento per gli umani che subiscono il fascino dell’immortalità. Il seguito, La regina dei dannati di Michael Rymer (2002), è un adattamento molto fantasioso dei libri successivi, in cui il vampiro Lestat diventa una rockstar (con il volto di Stuart Townsend e la voce di Jonathan Davis dei Korn) e causa con la sua musica il risveglio di Akasha (Aaliyah), madre di tutti i vampiri. Se per seguire questa trama preferite aspettare la serie, non vi perderete molto: il Morandini l’ha definito “una pagliacciata immonda”, concordando con il giudizio assolutamente negativo della stessa Anne Rice.

I vampiri torneranno di moda?

Non che siano mai caduti nel dimenticatoio, ma dopo il boom di Twilight e di True Blood i vampiri sono diventati i protagonisti assoluti di un nuovo genere che con l’horror ha poco a che fare. La paranormal romance ha abbracciato il cliché del bello e dannato, che aveva già conquistato migliaia di fan ai tempi di Buffy l’Ammazzavampiri, rendendolo ancora più innocuo. La serie tv più longeva in assoluto nata in questo periodo di grazia del vampiro-romantico è The Vampire Diaries, andata in onda per otto stagioni più le cinque dello spin-off The Originals. Il tentativo di reinterpretare il mito di Dracula in chiave vittoriana non ha avuto altrettanta fortuna, complici anche i problemi personali del protagonista, Jonathan Rhys Meyers, che gli sono addirittura costati il congelamento del compenso da parte della NBC. Vampire Chronicles, se mai arriverà, potrebbe rendere felice chi non ha mai mandato giù la versione addolcita dei vampiri dei teen drama, con un ritorno allo stile malinconico e decadente accennato (con molta autoironia) da Solo gli amanti sopravvivono di Jim Jarmusch (2013).