19/06/2021

Futura: un film pronto a travolgervi con l’onda emotiva del jazz

Laura Frigerio
A cura di Laura Frigerio
Pubblicato il 19/06/2021 Aggiornato il 19/06/2021

Niels Schneider e Matilde Gioli sono nel cast di Futura, il nuovo film di Lamberto Sanfelice al cinema dal 17 giugno. Ecco cosa ci hanno raccontato i protagonisti via Zoom

FUTURA

Il cinema italiano sta vivendo un periodo di grande vivacità, grazie soprattutto a una generazione di registi dalla forte personalità artistica, portatori di nuove visioni e suggestioni. Tra di loro c’è anche Lamberto Sanfelice che, dopo il successo dell’opera prima Cloro, torna a rapirci emotivamente e stavolta a suon di jazz.

Il suo nuovo film, intitolato Fortuna, racconta infatti la storia di un musicista jazz che si è perso ed è in cerca di una seconda possibilità nella vita.

A interpretarlo è l’attore franco-canadese Niels Schneider (noto anche per aver lavorato con Xavier Dolan), che ha al suo fianco Matilde Gioli. Il cast è completato da Daniela Vega, Aurora Onofri e il musicista Stefano Di Battista (autore anche delle musiche del film insieme ad Enrico Rava). Fortuna (prodotto da Indiana Production, MeMo Films, Lalavì Film con Rai Cinema e Rosebud Entertainment Pictures) arriverà nelle sale italiane il 17 giugno distribuito da Adler Entertainment.

In cerca di una seconda possibilità

Siamo a Milano. Louis è un musicista jazz di talento che però ha deciso di accantonare i suoi sogni e di vivere alla giornata. Per mantenere la moglie Valentina e la figlia Anita lavora come tassista e di notte usa il taxi per accompagnare Lucya (una trans cilena che si esibisce cantando la Madama Butterfly di Puccini nei locali notturni) a spacciare. Questa sua doppia vita sembra renderlo ancora più indolente, freddo e anaffettivo, anche con chi ama. I suoi problemi però vanno cercati indietro nel tempo, nel suo rapporto difficile con il padre (che ora non c’è più), grande musicista che gli ha trasmesso la passione per il jazz e con cui ha sempre temuto il confronto. Un giorno però scatta in lui qualcosa, capisce che si merita una seconda possibilità e decide di tornare a suonare. Però non sarà facile uscire dal giro malavitoso in cui è rimasto coinvolto.

La parola ai protagonisti

«Il film parte dalla musica non come colonna sonora, ma dalla voglia di raccontare una storia e dei sentimenti attraverso di essa, come un luogo in cui personaggi dialogano. Con la musica i personaggi si raccontano meglio di quanto riescano a farlo con le parole» spiega il regista Lamberto Sanfelice durante la conferenza stampa via Zoom.

Gli fa eco Stefano Di Battista: «Futura è un regalo per noi musicisti. Alla fine la colonna sonora l’ha scritta il film stesso, perché ha raccontato una realtà che ha permesso alla musica di delinearsi da sola, l’empatia che ne è emersa ha generato le melodie».

Si parla poi dei personaggi. «Louis è in bilico tra il giorno e la notte, non ha mai osato fino in fondo. Quando gira in taxi osserva gli altri, mentre lui non riesce ad avere una vera vita, finché non decide di correre un rischio per averla, realizzando un sogno e cercando di comunicare con la sua famiglia» spiega Neils Sneider . «Quando si arriva ai 30-40 anni iniziano i primi bilanci e ci si chiede cosa si lascia ai propri figli».. E svela: «Ero ossessionato dall’idea di imparare a suonare la tromba, per essere credibile sul set. Ho studiato molto e devo ringraziare Stefano Di Battista e gli altri musicisti che non mi hanno mai fatto sentire a disagio. L’altra sfida era quella di recitare in italiano: amo la cultura e il cinema del vostro paese, ma con le lingue non sono il massimo. Ora, per non smettere di tenermi in esercizio, continuo a leggere quotidiani italiani».

È stata una bella sfida anche per Matilde Gioli interpretare Valentina: «È stato interessante, anche per il mio percorso personale, perché c’è molto da imparare da lei. È un ruolo non giudicante e di attesa, lo aspetta anche quando lui vaga nella notte ed è sempre pronta ad accoglierlo. Non conoscevo Lamberto Sanfelice, ma ero incuriosita dall’idea di farmi dirigere da lui e infatti è stata una bella esperienza, che mi ha permesso di entrare in un personaggio diverso dai miei precedenti. Qui infatti non sono, come al solito una figlia e una ragazza, bensì una madre e una donna».