Kristen Stewart si dà all’horror con Underwater
Ambientato in fondo al mare è in realtà un fanta-thriller pieno di citazioni. Kristen Stewart, che ha paura dell'acqua, durante la lavorazione ha dovuto tirar fuori coraggio e resistenza
È in arrivo anche in Italia Underwater, un horror-thriller ambientato nelle profondità degli oceani con protagonisti Kristen Stewart e Vincent Cassel, nelle nostre sale dal 30 gennaio.
Con le sue atmosfere claustrofobiche avrebbe potuto tranquillamente essere ambientato su un pianeta lontano e ostile, invece siamo ancora sulla Terra. A sostituire stelle e astronavi c’è l’altrettanto misterioso fondo dell’oceano, pieno di creature sconosciute e pericolose.
La passione per la fantascienza del regista William Eubank e della coppia di sceneggiatori formata Brian Duffield e Adam Cozad si vede eccome. Forse anche troppo, come testimoniano le frecciatine piovute sul film per via di numerosi richiami ai grandi classici del cinema sci-fi e persino ai loro remake, dall’indimenticabile Alien di Ridley Scott (1979) al più recente Godzilla di Gareth Edwards (2014), omaggiato nei titoli di testa.
Cosa racconta
In un futuro in cui le grandi compagnie cercano risorse naturali trivellando l’oceano, l’equipaggio della stazione Keplero si prepara ad affrontare un mese di lavoro a 7 miglia di profondità. Poco dopo il loro arrivo sul fondale, però, un devastante terremoto causa il collasso della struttura, nonostante gli sforzi dell’ingegnera Noah Price (una Kristen Stewart modello Ripley, con i capelli cortissimi e ossigenati) per contenere i danni. Scampata al crollo per un soffio insieme al responsabile dei sistemi, Rodrigo Nagenda (Mamoudou Athie), Norah riesce a ricongiungersi con i membri superstiti dell’equipaggio – il capitano Lucien (Vincent Cassel), la biologa Emily Haversham (Jessica Henwick), il direttore delle operazioni Liam Smith (John Gallagher Jr.) e il genio estroso Paul Abel (TJ Miller). La situazione per i sopravvissuti è più dura del previsto: il sottomarino di salvataggio è stato distrutto, insieme ai sistemi di comunicazioni. La loro unica possibilità di salvezza è raggiungere a piedi la trivella abbandonata Roebuck, sperando di trovare delle apparecchiature funzionanti. Purtroppo per loro, l’oceano è tutt’altro che innocuo: una specie sconosciuta di predatori marini si aggira nel buio, aspettando il momento giusto per attaccare.
Un’esperienza traumatica
Kristen Stewart racconta che ha dovuto fare appello a tutto il suo coraggio. Il film è stato girato a New Orleans, cercando di compensare il più possibile le scene acquatiche con gli effetti speciali. Non tutto però può essere ricreato al computer, a volte il mestiere dell’attore richiede di affrontare le proprie paure a testa bassa. Quando ha definito l’esperienza sul set come “orribile, anzi, la peggiore della mia vita” stava scherzando solo a metà: fin da bambina ha avuto paura dell’acqua, quindi le riprese in cui è stato necessario immergersi per davvero in vasche profondissime sono state condite da una buona dose di panico, oltre alla fatica di dover indossare una tuta realizzata per l’occasione del peso di 30 kg.
Chi gliel’ha fatto fare? Il suo personaggio, di cui si è innamorata perché è diversa dalle solite eroine dei film d’azione. A motivarla infatti non sono i figli o un marito da cui tornare, ma l’empatia e il senso di responsabilità verso i suoi colleghi.
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