Cannes 2017, tutti i premiati. Ma la vera vincitrice è la noia
La Palma d'Oro della 70a edizione è andata a The Square di Ruben Östlund. Premiati gli attori Diane Kruger e Joaquin Phoenix. E anche la nostra Jasmine Trinca
Si è conclusa ieri sera la 70a edizione del Festival di Cannes, con una Palma d’Oro che è andata al regista svedese Ruben Östlund per The Square, film inusuale che racconta la storia del curatore di un museo d’arte di Stoccolma e di un’opera d’arte da lui acquistata, che consiste in un quadrato piazzato a terra. Nel cast, oltre all’attore danese Claes Bang, anche due attori molto noti dagli amanti delle serie tv ovvero Elisabeth Moss (Mad Man e Top of the Lake) e Dominic West (The Affair).
Tutti i premi
La cerimonia di chiusura, presentata da una magnifica Monica Bellucci, ha visto 120 battements par minute di Robin Campillo ricevere il Gran Prix speciale della Giuria. Miglior regista è Sofia Coppola per The Beguiled, mentre il premio per la miglior sceneggiatura è andato ex aequo a Yorgos Lanthimos per The Killing of a Sacred Deer e a Lynne Ramsay per You Were Never Really Here. Premio della Giuria ad Andrei Zvyagintsev per Loveless, Caméra d’Or per la miglior opera prima a Jeune Femme di Léonor Serraille e Palma d’Oro per il miglior cortometraggio a A Gentle Night di Qui Yang.
Per quanto riguarda la recitazione premiati Diane Kruger come miglior attrice per In the Fade di Fatih Akin e Joaquin Phoenix come miglior attore per You Were Never Really Here.
È stato quest’ultimo a regalare, a sorpresa, il momento più brioso in una serata piuttosto seriosa: è infatti salito sul palco con un paio di scarpe Converse scusandosi con i presenti. Da segnalare anche l’assegnazione di un Premio speciale per il 70esimo anniversario andato a Nicole Kidman, che però non è potuta essere presente in quanto impegnata su un set.
Un premio anche per l’Italia
Una piccola menzione va anche alla sezione collaterale del festival, Un Certain Regard, che ha visto trionfare il film Lerd di Mohammad Rasoulof e vincere la nostra Jasmine Trinca come migliore attrice grazie a Fortunata di Sergio Castellitto. Un premio, quest’ultimo, che la star di casa nostra ha voluto dedicare alle donne della sua vita: la madre e la figlia.
70 anni con sbadiglio
Si pensava che il Festival di Cannes avrebbe festeggiato i suoi primi 70 anni in bellezza e invece questa verrà ricordata probabilmente come una delle edizioni più sottotono della sua storia, non solo per il livello dei film visti ma anche per il glamour. A parte, infatti, i tradizionali appuntamenti con amfAR e il Trofeo Chopard, non ci sono stati party degni di essere ricordati e, come se non bastasse, anche i look sfoggiati sul red carpet dalle star non hanno saputo stupire, far sognare e nemmeno scandalizzare. Per quanto riguarda i film pochi sono riusciti a intrigare i futuri spettatori attraverso i racconti della stampa e, a parte quelli del Palmarès, i più attesi pare siano proprio quelli prodotti dal tanto contestato Neflix (Okja di Bong Joon Ho e The Meyerowitz Stories di Noah Baumbach). Pedro Almodovar (presidente di Giuria del concorso internazionale) e lo stesso Festival di Cannes, che ha deciso di boicottare pubblicamente le produzioni della nota piattaforma streaming, dovranno prima o poi rendersi conto che ormai oltre alla tradizionale sala c’è di più.
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