Brothers & Sisters: gara di popolarità

Chi ha un fratello o una sorella lo sa bene: la competizione è all’ordine del giorno. Si passa dal giocare insieme a videogiochi, bambole o pallone a tirarsi i capelli e urlasi contro con la stessa velocità con cui cambia il vento.
Il tipico amore odio, quello per cui faresti di tutto per l’altro, ma ogni cosa dell’altro ti innervosisce e infastidisce.

E se è vero nella normalità, cosa succede quando entra nell’equazione il fattore popolarità?

Hollywood ne ha visti passare parecchi sui suoi red carpet di fratelli e sorelle, i primi più popolari degli altri, e viceversa.
In alcuni casi le carriere convivono in armonia, in altri casi il successo di uno può essere il declino dell’altro. Oppure un’ancora di salvezza per non finire nel dimenticatoio.

Le gemelle Mary-Kate e Ashley Olsen sono il primo esempio: per anni hanno invaso gli schermi di mezzo mondo, protagoniste di serie tv e film per famiglie che le vedevano immancabilmente al centro di equivoci legati al loro essere gemelle.
Poi, il passaggio alla moda, con l’apertura del loro brand, e infine il declino, accompagnato di pari passo dagli abusi di alcol.

Silenziosamente si è fatta largo la loro sorellina, Elizabeth, che dopo il debutto ufficiale nel 2011 come protagonista de “La fuga di Martha”, ha calcato i set di grandi film come “Red Light”, “Godzilla” e l’ultimo successo: “Avengers: Age of Ultron”.

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