Bridgerton: si gira la seconda stagione. E le novità non finiscono qui
In programma altre tre stagioni e uno spin-off dedicato alla Regina Charlotte. Il successo della serie tv ha riacceso anche l’immaginazione di Julia Quinn, al lavoro su un prequel
Tenendo fede alle dichiarazioni di Netflix, Bridgerton è la serie dei record. Nel giro di 28 giorni ha detronizzato La regina degli scacchi e il Lupin di Omar Sy, diventando il prodotto più visto della storia della piattaforma. C’è chi attribuisce questo successo alla carenza d’affetto globale che ha segnato le scorse feste natalizie e chi alla presenza scenica Regé-Jean Page, ma per quanto abbiamo apprezzato il Duca di Hastings è ora di dirgli addio.
Questa primavera la serie è stata ufficialmente rinnovata fino alla quarta stagione, con nuove storie d’amore che seguiranno lo schema dei romanzi cambiando protagonisti di volta in volta.
E per raccontare il passato della Regina Charlotte è in arrivo anche una miniserie.
Le novità della seconda stagione
Il prossimo scapolo di casa Bridgerton che dovrà arrendersi al potere del vero amore è il libertino Anthony (Jonathan Bailey). Nella prima stagione il fratello maggiore di Daphne non si è comportato da gentiluomo: innamorato di una donna di rango inferiore, non ha fatto che infrangere promesse nel goffo tentativo di rispettare i suoi doveri di capofamiglia. Nei romanzi cerca di mettere la testa a posto corteggiando la debuttante più ambita della stagione, ma la sorella maggiore di lei si mette di traverso. Dalle prime anticipazioni in arrivo dal set sappiamo che il personaggio di Kate – “zitella ficcanaso” di cui Anthony dovrà conquistare la fiducia per arrivare alla dolce Edwina – è stato parzialmente rielaborato per darle un taglio più moderno. Interpretata da Simone Ashley di Sex Education, sarà di discendenza indiana e arriverà a Londra per ridimensionare l’ego di Anthony con occhiate cariche di sdegno.
Nei flashback ci sarà anche papà Bridgerton, interpretato da Rupert Evans (L’uomo nell’alto castello). Nei libri, Edmund è un padre atipico per l’epoca: sempre pronto a giocare, a raccontare favole o a fare lunghe passeggiate con i figli per i campi del Kent. La sua morte in seguito alla puntura di un’ape ha segnato profondamente Anthony, che si è ritrovato improvvisamente senza una guida e carico di nuove responsabilità nei confronti della madre e dei fratelli minori.
Che ne sarà di Simon e Daphne?
Ormai felicemente sposati, Simon e Daphne non sono più i protagonisti. Questo però non significa che non li rivedremo più: Phoebe Dynevor rimarrà nel cast come comprimaria e la produttrice Shonda Rhimes si è lasciata sfuggire che Regé-Jean Page è stato invitato a tornare sul set almeno per un cameo.
Per il momento l’unico addio definitivo è quello di Chris Van Dusen, che al termine della seconda stagione cederà il ruolo di showrunner a Jess Brownell, già sceneggiatrice di Scandal e Inventing Anna, serie Netflix in arrivo sulla truffatrice Anna Delvey.
Lunga vita ai prequel
A fine maggio è stata annunciata anche la miniserie spinoff dedicata alla Regina Charlotte, al secolo Sofia Carlotta di Meclemburgo-Strelitz, che approfondirà anche il passato di Lady Danbury e di una giovane Violet Bridgerton. A differenza della serie principale, la miniserie non ha nulla a che vedere con i romanzi di Julia Quinn. A scriverla e dirigerla sarà Shonda Rhimes, reinventando il personaggio storico per andare incontro alle esigenze di trama. La questione delle sue origini, che aveva fatto arricciare il naso ai puristi dei period drama, è in realtà ancora aperta: secondo lo storico Mario de Valdes y Cocom, Carlotta sarebbe stata la prima regina di origini africane della famiglia reale inglese. Passata alla storia come consorte del folle re Giorgio III – dal quale ebbe 15 figli – e come patrona delle arti, la regina sarebbe stata oggetto di accese discussioni fra i contemporanei proprio a causa dei suoi lineamenti moreschi.
Chi ha già divorato tutti i romanzi sarà felice di sapere che è in arrivo anche un ulteriore prequel letterario. Secondo l’edizione americana di Marie Claire la scrittrice Julia Quinn, che dopo la serie principale si è tenuta occupata con la saga dei Bridgerton-Rokesby (in corso di pubblicazione per Mondadori), avrebbe intenzione di raccontare anche l’infanzia dei piccoli Bridgerton.
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