Ballando con le Stelle 2019: al via la 14esima edizione

È uno dei talent show più raffinati della tv italiana e tra i più appassionanti, tanto che fa scattare fin da subito la voglia di danzare. Stiamo parlando, ovviamente, di Ballando con le Stelle la cui 14esima edizione è pronta per partire. Alla conduzione l’inossidabile Milly Carlucci, che avrà come sempre al suo fianco il musicista Paolo Belli.

I concorrenti di quest’anno

Quali sono i concorrenti vip che si sfideranno a colpi di passi di danza? Bisogna dire che il cast è, come al solito, variegato e molto interessante.
Si va dall’attrice Manuela Arcuri, che torna in tv dopo un periodo di assenza a Milena Vukotic, diventata celebre grazie alla saga di Fantozzi.
Tre invece gli attori: Ettore Bassi (volto ormai noto sia della fiction che del teatro), Enrico Lo Verso (molto attivo al cinema) e Angelo Russo (ovvero l’agente Catarella de Il commissario Montalbano).
A sorpresa troveremo Suor Cristina, religiosa dell’Ordine delle Orsoline, ma soprattutto cantante ed ex vincitrice di The Voice of Italy.
Direttamente dal mondo della politica arrivano invece Antonio Razzi e Nunzia De Girolamo.
E ancora Dani Osvaldo (ex calciatore argentino), Kevin e Jonathan Sampaio (gemelli modelli portoghesi), Lasse Matberg (tenente della Marina norvegese e webstar), Marco Leonardi (youtuber e scrittore) e Marzia Roncacci (giornalista Rai).

I ballerini professionisti

A insegnar loro l’arte della danza (e ad accompagnarli) un cast di ballerini professionisti. Parliamo di Raimondo Todaro, Samanta Togni, Veera Kinnunen, Sara Di Vaira, Simone Di Pasquale, Samuel Peron, Alessandra Tripoli, Anastasia Kuzmina, Ekaterina Vaganova, Maykel Fonts, Marcello Nuzio, Stefano Oradei, Ornella Boccafoschi.

La giuria

A giudicare le loro performance una giuria ormai ben nota, composta da Carolyn Smith, Guillermo Mariotto, Fabio Canino, Ivan Zazzaroni e Selvaggia Lucarelli. Personaggio sempre presente a Ballando con le Stelle era il giornalista Sandro Mayer, purtroppo scomparso qualche mese fa e che la produzione ha deciso di non sostituire.