14/10/2018

Unghie & ricostruzione, tutto quello che c’è da sapere

Simona Lovati
A cura di Simona Lovati
Pubblicato il 14/10/2018 Aggiornato il 14/10/2018

Le ricostruiamo, le coloriamo, le allunghiamo, le limiamo. Ma tutta questa mise en beauté sarà troppo aggressiva per le nostre unghie?

unghie e ricostruzione

Sono tra i trattamenti estetici più in voga. Ne è dimostrazione la fiorente crescita di saloni specializzati in ricostruzione unghie e nail art.

Messo (quasi) in soffitta lo smalto tradizionale, ci si sta orientando verso soluzioni estetiche innovative: dallo smalto-gel agli acrilici, passando per decori & Co.

Ma il benessere delle nostre unghie va di pari passo con i nuovi trend? Lo abbiamo chiesto al professor Leonardo Celleno, dermatologo a Roma e presidente AIDECO (Associazione Italiana Dermatologia e Cosmetologia).

Chi ben comincia…

Le nail addicted possono tirare un sospiro di sollievo. Se ben eseguita, qualsiasi tecnica cosmetico/estetica per le unghie non dovrebbe arrecare problemi alla fisiologia ungueale, perché l’unghia e la pelle che la circonda sono un sistema ben strutturato per resistere a fattori esterni e all’uso di cosmetici formulati secondo gli standard di qualità. La differenza risiede nella tipologia di prodotto impiegato e nella correttezza nelle modalità d’uso da parte dell’operatore.

Sotto i riflettori

Alcuni metodi necessitano di un passaggio sotto una lampada con irraggiamento ultravioletto. In genere, il tempo di indurimento dei polimeri sotto UV è breve per creare preoccupazione. Inoltre, l’irradiazione UVA dovrebbe essere direzionata solo nell’area dove il cosmetico è stato applicato. Ciononostante, si consiglia l’uso di prodotti con filtri solari. Non dimentichiamo che questo tipo di procedura viene applicata anche sulle unghie dei piedi, coinvolgendo l’area cutanea corrispondente. Informiamoci presso il nostro salone in merito al tipo di lampada utilizzata e la relativa radiazione UV emessa, che deve aderire alle normative vigenti.

Un colpo di spugna

I solventi per smalti sono molto aggressivi (anche se la cosmesi ha fatto passi da gigante in questo senso) non solo per ciò che devono eliminare, ma anche per le strutture con cui vengono a contatto. Maggiore è la resistenza del supporto da “liberare”, maggiore è la loro potenziale capacità di danneggiare unghie e cute, causando irritazioni, alterazione del pH, indebolimento della lamina.

Il ritocco

In gergo tecnico si chiama refill e se eseguito senza rimozione con solvente o passaggio in lampada UV interferisce meno rispetto alla ripetizione di tutte le fasi. Se invece le condizioni di rischio vengono ripetute, anche questa fase comporta le stesse problematiche.

Meglio attendere

Aspettare qualche giorno dopo la rimozione con il solvente per riapplicare lo smalto (di qualunque tipo), consente il ripristino dei parametri fisiologici e aiuta a mantenere il benessere delle unghie. Un occhio di riguardo in gravidanza e allattamento. Nonostante la lamina ungueale sia una struttura impermeabile, meglio evitare durante queste delicati fasi della vita.