Make up: contouring per scolpire il corpo
Un gioco sapiente di autoabbronzanti e terre aiuta a definire e migliorare la silhouette all’istante
Avete presente l’abile gioco di luce e ombre che la tecnica del contouring propone per minimizzare in un attimo i difetti del viso, riproporzionarlo e metterne in luce i punti di forza? Quest’estate si fa sul corpo. È questo del resto uno dei segreti del fisico statuario degli angeli di Victoria’s Secret: calibrati spruzzi di autoabbronzante prima di scendere in passerella, studiati ad arte per scolpire e rimodellare, in un attimo.
La terra per iniziare
L’effetto è strepitoso ma bisogna riconoscere che la tecnica non è delle più facili da adottare perché richiede mano abile con l’autoabbronzante e capacità di scegliere con attenzione le aree dove operare. Chi vuole provare senza rischio di grossi danni può iniziare con la terra che non resiste ai tuffi ma ha il grande vantaggio di poter essere tolta con una semplice doccia se il risultato non piace. Una volta diventate più sicure si può passare all’autoabbronzante, meglio se in una versione a guanto o salviettina che permette di calibrare al meglio l’applicazione nei diversi punti.
Sulle gambe e sul décolleté
Per far apparire le gambe più slanciate basta scurire con l’autoabbronzante (attenzione a non sceglierlo in versione dark se si è ancora pallide perché lo stacco risulta eccessivo) i lati, dalla coscia ai piedi, e mettere un tocco di olio illuminante lungo la tibia. La scollatura diventa invece più generosa disegnando un tre rivolto verso il basso per definire meglio l’attaccatura sullo sterno.
Scurendo le due linee che corrono, o quanto meno dovrebbero correre se i chili non sono troppi, ai lati della pancia (quelle per intenderci che si infossano leggermente e si notano meglio quando ci si sdraia) si scolpiscono gli addominali e per effetto ottico si “appiattisce” il ventre. Con un tocco di olio tra collo e caviglia invece i piedi diventano più slanciati.
Anche sul viso
Il contouring con l’autoabbronzante non è riservato al corpo. Si può fare anche sul viso come propone Joyce Bonelli, make up artist di fiducia di Kim Kardashian, vera fanatica della tintarella artificiale. Il 3D Tanning, così si definisce la nuova tecnica, prevede tre fasi: prima si stende sul viso e sulla scollatura una mousse autoabbronzante di intensità variabile in base al colorito di partenza. Quando è asciutta (ci vuole circa un’ora) si passa un gel autoabbronzante, aiutandosi con un pennello, sulla mascella, gli zigomi e la zona attorno alle tempie per definire meglio i tratti. Come tocco finale si passa un olio secco sulla curva del naso, sulle sopracciglia e sulle clavicole per dare luce all’insieme.
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