Bon ton: la bellezza ha le sue regole
Poco profumo se si va a cena e niente ritocchi in metro o in ufficio per non perdere di eleganza e di cortesia. Poche regole, ma ferme, per evitare cadute di stile
Ci sono momenti che sono, e dovrebbero essere, privati. Uno di questi è sicuramente il trucco che, va da sé, andrebbe fatto in bagno, da sole o al massimo con la consulenza rapida di un’amica. In sostanza:
per i ritocchi c’è un solo posto ed è la toilette dove il make up si può sistemare con calma, una buona luce e uno specchio sufficientemente grande per non fare pasticci.
Il ritocco? Mai in pubblico
Perché infatti mostrare a tutti sull’autobus, sul treno o sulla metro le smorfie che si fanno mentre si applica il mascara oppure condividere gli sguardi intensi davanti allo specchietto? Mai credere poi di essere sexy tirando fuori il rossetto davanti a lui magari durante un aperitivo o una cena al ristorante: più che maliziose si finisce per sembrare un po’ ridicole mettendosi un colore sulle labbra che rischia per altro di sbavare e di finire poi su bicchieri e tazzine.
Attenzione agli odori forti
I più sgradevoli sono quelli del solvente che mai e poi mai dovrebbe venire in mente di usare (e lo stesso vale per lo smalto) in situazioni poco opportune come il treno o l’aereo. No naturalmente anche a pulire e limare le unghie che, neanche a dirlo, sono gesti che hanno ben poco di condivisibile in pubblico. Quello che è concesso al massimo è mettersi la crema sulle mani, sempre con discrezione naturalmente per evitare di lasciare una traccia appiccicaticcia alla prima stretta di mano.
Dosa il profumo
E il profumo? È sicuramente un biglietto da visita, una traccia che parla di una personalità e di una sensualità che non deve però essere urlata ma solo sussurrata. In parole povere, un tocco di profumo è perfetto, ma se è troppo o troppo forte stona, in tutte le occasioni e in modo particolare in quelle dove ci si siede attorno a un tavolo dove la fragranza che si indossa non deve mai sovrastare quella dei cibi.
Sistema i capelli con discrezione
Attenzione infine ai capelli; nessuno vuole trovarseli addosso perché ci si spazzola o ci si pettina alla scrivania oppure mentre si viaggia. Ancora una volta vale la regola della discrezione: per sistemare i capelli si può passare una mano tra i ciuffi ma non tirare fuori tutto l’armamentario per una piega che deve restare rigorosamente relegato in bagno.
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