Patate: così puoi mangiarle senza ingrassare

Redazione Pubblicato il 12/07/2016 Aggiornato il 21/07/2016

Cuocetele con la buccia, mangiatele fredde, consideratele non un contorno ma un'alternativa a pane e pasta: ecco i trucchi per non rinunciare alle patate, neanche durante la dieta

patate

Niente patate se si è a dieta? Questi tuberi, molto ricchi di amidi, sono uno dei primi alimenti sacrificati da chi sta cercando di perdere peso.

Una rinuncia inutile, basta avere qualche accortezza. Per esempio, servirle come contorno è un errore. Vanno intese piuttosto come sostitute di pane, pasta o riso, accompagnate da una porzione di verdure cotte o crude.

Con la buccia

L’ideale è cuocerle con la buccia, a vapore o al microonde: così si ottiene un prodotto morbido, che non si disfa, e si preservano tutte le qualità dei nutrienti. Una porzione di patate lessate (200 grammi) apporta la metà degli amidi (35 grammi) di un piatto di pasta da 80 grammi (64 grammi di amidi), e solo 160 calori contro 290.

Far raffreddare per 24 ore

La patata bollita e lasciata raffreddare per 24 ore, ha un indice glicemico inferiore rispetto a quella appena cotta. Studi recenti hanno evidenziato l’effetto saziante delle patate così preparate, maggiore rispetto a quelle fritte, che hanno anche un contenuto calorico molto superiore.

Povere di sodio, ricche di altri sali minerali

Le patate non contengono glutine, grassi e sono quasi prive di sodio (solo 7 grammi per etto). Forniscono invece potassio, fosforo, ferro, fibre, vitamine C e B6. Buono anche il contenuto in polifenoli: è stato dimostrato che la varietà viola (più rara, originaria dell’America del Sud) ha un elevato contenuto di antocianidine, sostanze ad azione antiossidante e protettiva del microcircolo.

Come conservarle

Le patate si conservano per diverse settimane in un sacchetto di carta. Se surgelate a crudo, durano 12-18 mesi. Non devono essere consumate se germogliate o con chiazze verdastre (indicano un’eccessiva concentrazione di solanina, un alcaloide tossico).

Il primo alimento  “funzionale”

Una curiosità: è il primo esempio di alimento funzionale, cioè arricchito di sostanze benefiche per la salute. In alcuni supermercati infatti si possono trovare patate arricchite di iodio o selenio.

Diet alert

Fritte vanno consumate con parsimonia. Quando te le concedi utilizza una quantità di olio 10 volte superiore al loro peso (per un etto di patate ne serve un litro), tuffale in padella quando l’olio è ben caldo, altrimenti il piatto risulterà molto unto, e alla fine fai sgocciolare e riposare su carta assorbente.