Otto bicchieri d’acqua al dì? Regola confermata
Vi hanno sempre detto di bere tanto, ma ora studiosi americani mettono in dubbio questa regola. Ecco la tesi di un famoso esperto italiano
Ha fatto scalpore la recente tesi americana secondo cui la famosa regola degli 8 bicchieri d’acqua al giorno sia in realtà inutile e non provata scientificamente. Lo ha affermato un professore dell’Indiana University School of Medicine in un articolo pubblicato sul New York Times.
Immediata e netta la risposta di Nicola Sorrentino, dietologo e idrologo medico dell’università di Pavia, direttore scientifico delle Terme sensoriali di Chianciano Terme: «Dalle raccomandazioni degli esperti alle linee guida internazionali, nessuno – afferma il professor Sorrentino – sottovaluta l’importanza di idratarsi correttamente. Anzi ci indicano che ogni giorno, in generale, gli uomini devono bere 2500 ml, le donne 2000 ml e i bambini 1500 ml. Circa il 20% di queste quote può essere assicurato dagli alimenti, soprattutto frutta e verdura. La parte restante deve essere introdotta tramite le bevande, tra cui quella da preferire è l’acqua».
La regola degli 8 bicchieri rappresenta lo standard consigliato alla stragrande maggioranza delle persone, ma il fabbisogno quotidiano varia in base all’età, al genere, alle caratteristiche fisiche e allo stile di vita. Al di là dei numeri, c’è una regola valida sempre: «Non aspettare di avere sete – sottolinea l’esperto – perché ciò indica che nell’organismo c’è già una condizione di squilibrio idrico. Meglio portare sempre con sé una bottiglietta e ogni tanto fare piccoli sorsi. La sete è controllata dall’ipotalamo, una ghiandola situata alla base del cranio: a volte scatta in ritardo, come nel caso di bambini e anziani».
Raggiungere la quota degli 8 bicchieri giornalieri non è difficile. Ecco come distribuirli: uno al risveglio, utile anche per stimolare l’intestino, 2 a metà mattina e 2 a metà pomeriggio, uno e mezzo durante ogni pasto (non di più, per non diluire troppo i succhi digestivi, rallentando la digestione).
Importantissimo il reintegro di acqua dopo l’attività sportiva, durante l’allattamento, quando si ha la febbre.
Non è vero, invece, che d’inverno potete bere meno che in estate: con il freddo, si hanno comunque importanti perdite idriche a causa delle temperature rigide e del riscaldamento di case e uffici.
E i cibi? Quelli più ricchi di acqua sono frutta e verdura: in cima alla lista ci sono anguria, cetrioli e ravanelli, ma anche insalata, meloni, pesche, peperoni, susine e pomodori sono una buona fonte d’idratazione. Consumate la verdura preferibilmente cruda o cotta brevemente e a basse temperature (la cottura comporta una massiccia perdita di liquidi).
Ti potrebbe interessare anche:
- Felafel: come fare le polpettine vegane
- Pane al carbone e riso Venere: va di moda il nero... anche a tavola
- Alici ripiene al forno
- Frutta e verdura? Sceglila colorata
- Torta salata con asparagi e salmone profumata all'aneto