Cibi iperproteici: meglio non esagerare
Più proteine e meno carboidrati. Non sempre è la regola vincente. Anzi, a volte gli alimenti addizionati possono nascondere qualche insidia
Per sport-addicted e non solo. Da qualche tempo si sono accaparrati un posto di tutto rispetto anche sugli scaffali della grande distribuzione, facendo leva sull’appeal di avere una maggiore quantità di proteine, utili per aumentare la massa magra del corpo e di essere di conseguenza più adatti per quanti desiderano perdere peso.
Attenzione, però, questi alimenti addizionati da proteine, a volte di scarsa qualità, possono essere un’arma a doppio taglio.
«È importante sottolineare che per rendere più apprezzabili al palato questi cibi, che vanno dalle barrette di cereali, a yogurt e dessert, sono spesso aggiunti edulcoranti, acidificanti e coloranti, ingredienti che non sono certo salutari», spiega la dottoressa Emanuela Russo, dietista all’Istituto nazionale per la cura dell’obesità all’Ospedale Galeazzi-Sant’Ambrogio di Milano. E anche le proteine contengono calorie: quattro calorie per un grammo, proprio come il carboidrato.
Senza dimenticare che se si assumono già proteine a sufficienza, il rischio è quello di caricare troppo fegato e reni che le devono poi smaltire, perché il nostro organismo non ha modo di stoccare questi composti. E gli zuccheri aggiunti possono dare problemi di gonfiore intestinale nei soggetti predisposti.
Il lato positivo
La popolazione italiana ha un apporto proteico tendenzialmente basso, in quanto mangia più carboidrati, per comodità di preparazione e per tradizione culinaria: basti pensare ai biscotti o alle fette biscottate a colazione, all’immancabile piatto di pasta, alla pizza e alla frutta come spuntino. Per esempio, una persona di 70 chili che svolge un’attività fisica moderata dovrebbe assumere 1,2-1,5 grammi di proteine per peso corporeo al giorno, ma non sempre si arriva a questa quota. «La scelta di addizionare con proteine alcuni cibi è andata incontro a questa esigenza. Ed è un aspetto positivo perché dà la possibilità di tenere sotto controllo le variazioni del picco glicemico, che stimola il senso di fame, anche sull’alimento che ha più carboidrati», conclude la dietista. Il consiglio è di mangiare cibi iperproteici a colazione o come snack.
In etichetta
Ad oggi nel Belpaese non c’è una normativa che imponga all’azienda produttrice di avere una determinata quantità di proteine in più rispetto al prodotto naturale. Sotto la dicitura high protein potrebbe nascondersi solo un grammo proteico in più, con un costo più alto, e senza reali benefici. Leggi con attenzione la lista degli ingredienti sulla confezione prima dell’acquisto.
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