Zucchero di canna: sicuri che sia meglio?
Integrale, ipocalorico, ricco di fibre? Macché. Spesso lo zucchero “scuro” è diverso solo nel colore. Non cambiano il profilo nutrizionale né le calorie
È tutta questione di gusto, e non di calorie, la scelta di optare per lo zucchero di canna al posto del saccarosio. Spesso infatti l’unica differenza tra i due, a parte l’origine botanica, è il processo di raffinazione. A volte infatti lo zucchero comunemente chiamato “di canna”, in quanto di colore scuro e dai grossi cristalli, è uno zucchero grezzo ricavato dalla barbabietola.
Quando la raffinazione non è completa rimangono nel cristallo piccole quantità di residui vegetali (melassa) che gli conferiscono il caratteristico aspetto a cristalli grossi e di colore bruno scuro e il particolare retrogusto, ma non ne cambiano la composizione nutrizionale né l’apporto calorico.
Quindi chiamare “di canna” lo zucchero scuro è sbagliato, perché l’imbrunimento del prodotto dipende dal suo processo di estrazione e non dalla sua origine.
Attenzione al colore, ma non troppo
D’altra parte, il colore non deve trarre in inganno: zucchero scuro non è sinonimo di zucchero integrale o arricchito di fibre, e quindi non sempre corrisponde a una scelta più “naturale” o in linea con la salute; esistono infatti anche varietà bianche di zucchero di canna, oppure a volte è lo stesso saccarosio che dopo la raffinazione viene “scurito” addizionando del caramello. La scelta, dunque, è squisitamente soggettiva. L’unica differenza obiettiva è nella solubilità: lo zucchero scuro impiega più tempo a sciogliersi in acqua rispetto a quello cristallino.
Zucchero di canna, quello vero
Per quanto riguarda l’autentico zucchero di canna, in Italia si trova per lo più nei negozi specializzati di alimentazione etnica o biologica e si presenta sotto forma di pezzi di canna da zucchero parzialmente disidratati. Può essere consumato masticandolo a pezzi o sciogliendo nelle bevande il contenuto cristallino dei rametti. Anche in questo caso, però, la fama del prodotto supera le sue reali caratteristiche: la valenza nutrizionale del vero zucchero di canna grezzo si discosta poco da quella degli altri “fratelli” zuccherini, l’unico reale vantaggio sta nella maggiore genuinità e naturalità di un prodotto che non ha subito processi di manipolazione tecnologica.
Ti potrebbe interessare anche:
- Pazza per il sushi? Occhio a queste regole
- Caffè e sport, scopri gli effetti benefici della caffeina
- Purè di fagioli cannellini con radicchio e cipolle di Tropea
- Olio sì ma aromatizzato
- Turismo enogastronomico: è boom, ecco le regioni italiane più gettonate