Cibo, le fake news più diffuse in Rete
Pollo pieno di ormoni, frutta dalle proprietà miracolose e cereali salvalinea. Ecco le bufale sul food più comuni, da cui stare alla larga quando si naviga online
Sedicenti esperti, riviste, talk show, passaparola e dicerie varie. Sono molte le fonti alle quali le donne si affidano per la ricerca di informazioni su ricette, diete, ristoranti, tendenze gastronomiche. Internet e social network sono la fonte numero uno: secondo l’indagine Doxa/Unaitalia, il 60% delle italiane fa lì scorta di notizie. Le ricette sono al primo posto tra le keywords più ricercate, insieme alle diete e alle etichette sugli alimenti.
Una serie di leggende e bufale di cui, come ha evidenziato un’indagine di Coldiretti, sono vittima 3 italiani su 4.
Il 64% delle connazionali dichiara di documentarsi meglio, il 16% chiede consiglio a un esperto, il 12% non si lascia condizionare.
Coldiretti e l’Osservatorio sulla criminalità nell’agricoltura e sul sistema agroalimentare hanno anche stilato una lista delle notizie false più clamorose, per tutelare i consumatori e renderli più consapevoli di ciò che mangiano. Eccole.
Il latte fa male.
Il filone di pensiero che lo bandisce poggia sul China Study, un’indagine cinese i cui risultati sono stati ritenuti inattendibili dalla comunità scientifica e dall’Airc (Associazione italiana per la ricerca sul cancro).
L’ananas fa dimagrire.
La tesi va ridimensionata: le proprietà bruciagrassi sono imputabili alla bromelina, che favorirebbe la digestione delle proteine e non la neutralizzazione delle calorie e dei grassi.
Il kamut è migliore del grano.
Il nome corretto è grano Khorasan: ha caratteristiche che possono essere ritrovate anche nel farro o in alcune varietà italiane di grano duro.
È meglio evitare la carne.
Non esiste nessuno studio che lo provi. La carne fornisce elementi necessari alla crescita, allo sviluppo, alla difesa e alla riparazione dell’organismo.
Le banane sono i vegetali più ricchi di potassio.
Al vertice della graduatoria ci sono gli spinaci crudi, seguiti dalla rucola e dai cavolini crudi. Tra la frutta fresca spicca il kiwi. Le banane? Solo al nono posto.
I grassi vanno banditi.
Eliminarli può mettere a rischio la salute. L’importante è non abusarne (possono rappresentare il 25-30% delle calorie giornaliere) e selezionare quelli più buoni e di qualità, come l’olio extravergine d’oliva.
Gli intolleranti al lattosio devono rinunciare ai formaggi.
La stagionatura prolungata di molti formaggi porta a una scomparsa del lattosio o un radicale calo.
Lo zucchero di canna non fa ingrassare.
In realtà ha le stesse caratteristiche nutrizionali e caloriche di quello bianco raffinato.
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