Sole, anche in primavera ci vuole la protezione

Redazione Pubblicato il 17/05/2018 Aggiornato il 22/05/2018

Non scotta ancora, ma può far danni seri alla pelle. Ecco perché è importante proteggere le parti scoperte, soprattutto il viso e il décoleté. Anche in città

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A volte ci si dimentica. Eppure il sole può essere pericoloso anche in primavera, anche se si resta in città. Le radiazioni infatti, che si fanno a poco a poco più intense man mano che la stagione avanza, colpiscono le parti esposte, il viso innanzitutto ma anche il collo, il décolleté, le mani mentre si cammina, si raggiunge il luogo di lavoro, ci si sposta persino in auto visto che i raggi passano attraverso i vetri. Ecco allora che, giorno dopo giorno, l’accumulo di radiazioni porta danni profondi alla cute.

Intacca infatti le strutture elastiche favorendo la formazione di rughe e cedimenti e stimola la produzione di melanina portando alla comparsa di macchie scure.

Tutto questo fa capire che il sole primaverile non va trascurato, né in città né fuori.

In città

La miglior soluzione per proteggere la pelle dal sole primaverile è scegliere uno dei potenti scudi cittadini che la cosmetica mette a disposizione, formule leggere, di immediato assorbimento, che non ungono e si possono usare tranquillamente anche sotto il trucco. Il loro primo punto di forza è una protezione contro tutto lo spettro delle radiazioni con filtri solari con un indice che dal 20 arriva fino al 50+. Ma non solo, visto che gli schermi da città contengono anche potenti agenti protettivi contro un nemico insidioso, lo smog che insieme con il sole accelera l’invecchiamento della pelle favorendo la comparsa di rughe e macchie. Il prodotto scelto, una crema, un fluido oppure un pratico spray, si mette il mattino sul viso, il collo e sulle altre parti scoperte come il décolleté e le mani.

Gita fuori porta

La giornata è bella e si decide per una scampagnata? Se si prevede di stare all’aperto meglio ricordarsi di portare con sé un solare vero e proprio. I raggi primaverili infatti non essendo ancora così caldi spingono a restare a lungo sotto il sole con il risultato che la sera si rischia di trovarsi con arrossamenti e irritazioni. L’Spf da preferire? Sicuramente alto, dal 30 in su perché la pelle chiara e fragile dopo essere stata sempre coperta in inverno non ha ancora messo in atto le naturali difese contro il sole. Il solare ideale è uno spray che si può vaporizzare facilmente sul viso e sulle parti che rimangono scoperte come il décolleté, le spalle, le braccia e le gambe e che permette di rinnovare facilmente l’applicazione ogni paio d’ore per essere sicure di offrire la giusta protezione alla cute.