L’abbronzatura? Un fake

Redazione Pubblicato il 20/01/2018 Aggiornato il 20/01/2018

Meno intensa, ma più sicura. Ecco tutto quello che c’è da sapere per ottenere un’abbronzatura fake, ma dall’effetto naturale (e senza rischi)

abbronzatura-indoor

L’obiettivo è avere una tintarella dorata 365 giorni l’anno? Si può conquistare indoor. Oggi, le rigorose direttive emanate dall’Unione Europea, cui devono aderire i produttori di solarium, consentono di tutelare la salute garantendo risultati da dieci e lode. Docce e lettini solari emettono sia raggi UVA sia UVB. L’irraggiamento dei device non deve però superare gli 0,3 watt al metro quadrato. Ciò comparta tempi di abbronzatura più lunghi ma più sicuri.

La scelta del salone

Il centro deve essere gestito da un’estetista professionista a conoscenza delle leggi in vigore in materia e capace di consigliare il cliente circa la tipologia di lampada da utilizzare, la durata e l’intensità della seduta. Gli impianti elettrici di lettino & co. devono essere dotati di un’adeguata messa a terra e di interruttori differenziali. Le cabine devono rispettare le norme igienico-sanitarie dettate dalle Asl di competenza.

Prima di “esporsi”

Innanzitutto, è necessario liberare la pelle da ogni traccia di impurità, come il trucco, indossare gli appositi occhialini, applicare la crema solare indicata al fototipo e proteggere nei, lentiggini tatuaggi e zone sensibili con uno schermo SPF 50+. La durata della sessione non deve superare i 15-20 minuti. Al termine, sì a lozioni idratanti, emollienti e anti-infiammatorie. La raccomandazione è di non esporsi al sole nei giorni successivi al trattamento.

Sconsigliata a…

Non possono accedere ai solarium gli under 18, anche con il consenso dei genitori, le persone affette da tumori cutanei o con famigliarità legata alla malattia e le donne in dolce attesa. L’abbronzatura artificiale è sconsigliata anche a soggetti con pelle molto chiara predisposta alla formazione di eritemi e scottature, oppure che presentano molti nei, specie se dal contorno irregolare.