Mani: come averle sempre giovani
Sono l’incubo di Madonna e l'ossessione di molte altre donne, star e non. I trattamenti e i piccoli segreti per preservare la luminosità e la freschezza della pelle
Ci sono Cher e Susan Sarandon, Julianne Moore e Michelle Pfeiffer. Ma la più ossessionata dalle mani sembra essere Madonna che per ringiovanirle pare spenda ben 250 dollari a seduta per curarle con particolari iniezioni di acido ialuronico e mannitolo, sostanza presente nella frutta e nella verdura ad azione rivitalizzante.
I trattamenti non chirurgici del resto sembrano essere i preferiti della star che sarebbe anche una fan del CACI, una combinazione di microdermaabrasione, elettroterapia e terapia a luci LED per rimuovere le cellule morte, stimolare il collagene e migliorare la circolazione sanguigna.
La prevenzione è fondamentale
L’invecchiamento delle mani è un processo complesso non dovuto esclusivamente alla riduzione del tessuto adiposo ma anche a un assottigliamento dell’epidermide, alla presenza di macchie scure e alla comparsa di una sottile raggiera di rughette che segnano la superficie.
Preservare l’elasticità e la compattezza della pelle con l’applicazione regolare di una crema nutriente e rigenerante è la prima strategia da adottare per evitare che la cute invecchi prima del tempo.
Attenzione poi in modo particolare al sole: sempre esposte le mani rischiano un’overdose di raggi che accelera l’invecchiamento. Sempre, non solo in estate ma anche in inverno, non solo al mare ma anche in città le mani vanno protette con una crema che contenga filtri con un Spf non inferiore al 30.
Utile anche fare uno scrub delicatissimo una volta ogni dieci giorni e sempre a cadenza regolare, una volta ogni quindici giorni, una maschera specifica oppure offrire alle mani la stessa maschera idratante o anti-età che si usa per il viso.
Le cure dal medico estetico
Il primo intervento utile per ridare freschezza alla pelle delle mani e arginare con decisione i segni dell’età è sottoporsi con regolarità a un ciclo di biorivitalizzazione con acido ialuronico e altre sostanze che idratano, stimolano il rinnovamento cellulare e la produzione di elastina e di collagene.
Sempre con l’acido ialuronico, anche se con un peso molecolare maggiore, si possono riempire le rughette e dare pienezza al tessuto: la correzione non è permanente e occorre quindi intervenire con una certa regolarità, dai sei mesi all’anno, per mantenere i risultati ottenuti. Meglio evitare invece infiltrazioni di idrossiapatite di calcio o di acido polilattico che sulle mani possono avere effetti collaterali (come piccoli granuli rilevabili al tatto).
Le macchie scure, oltre ad essere schiarite superficialmente con diversi tipi di peeling, possono essere trattate con il laser frazionato CO2 e con la luce pulsata, due metodiche in grado di “frammentare” la melanina di deposito facendo riassorbire in modo naturale. Naturalmente il numero delle sedute varia in base all’entità del problema.
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