Aumento del seno: cinque cose da sapere prima dell’intervento
Rimane il ritocco più richiesto: prima di affrontare l’intervento occorre però avere ben chiari alcuni punti fondamentali
Lo scorso anno nel mondo sono stati eseguiti 17 milioni di interventi di chirurgia estetica dei quali la maggior parte interessa l’aumento del seno. Anche in Italia la mastoplastica additiva rimane ad oggi il ritocco più richiesto tra i 20 e i 40 anni. Prima di affrontare l’intervento occorre però avere ben chiari cinque elementi fondamentali sottolineati da Pierfrancesco Bove, chirurgo plastico fondatore del surgery network ChirurgiadellaBellezza insieme con il collega Raffaele Rauso.
Attrici, modelle e showgirl non possono essere un modello
Un errore da non fare è chiedere al chirurgo un décolleté come quello di un personaggio famoso. Bisogna sempre rispettare l’armonia e la proporzione del corpo e assecondare le caratteristiche fisiche del paziente senza cercare di riprodurre quelle di qualcun altro o le indicazioni della moda del momento.
Le misure delle protesi vanno ben calibrate
Un buon chirurgo ascolta i desideri della paziente ma se necessario deve saperli moderare soprattutto se le richieste vanno verso aumenti eccessivi che danno effetti innaturali. Un seno molto prorompente su un fisico asciutto risulta subito artificiale senza dimenticare che a lungo andare un peso eccessivo può causare problemi alla spina dorsale. Ecco perché è importante prima dell’intervento simulare una “preview” del risultato definitivo facendo indossare delle apposite coppe mammarie alla paziente al di sotto di uno specifico reggiseno.
Non ci si deve dimenticare dell’età
Non tanto quella che si ha ma quella che si avrà. Le pazienti più giovani devono capire che con il tempo il corpo cambia: un seno da pin up oggi potrebbe generare più di un problema domani. Meglio evitare sempre protesi troppo grandi che alla lunga potrebbero dare più preoccupazioni che soddisfazioni.
La scelta del tipo di protesi è determinante
In commercio ne esistono di molte marche diverse tra le quali è difficile orientarsi. La paziente può chiedere però se la casa produttrice della protesi che il chirurgo propone garantisce a vita oppure in caso di contrattura capsulare, uno degli inconvenienti più frequenti, l’impianto mammario: questo è sinonimo di serietà dell’azienda che è talmente sicura della qualità dei propri prodotti da farsene carico a tempo indeterminato.
Bisogna tener conto dei tempi di recupero post intervento
La mastoplastica additiva è un’operazione a tutti gli effetti e richiede alcune accortezze nel post-intervento per ridurre i rischi. Anche in questo caso comunque la scelta del chirurgo è determinante. Esistono infatti particolari procedure che permettono di ottimizzare i tempi dell’intervento (mezz’ora circa contro le due ore di una mastoplastica tradizionale), riducendo l’edema, il gonfiore, il dolore e quindi i tempi di recupero.
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