Abbronzatura a lunga durata in 3 mosse
Siete tornate con una bella tintarella? Per mantenerla intensa e luminosa il più a lungo possibile ecco i consigli ad hoc
La pelle si rinnova rispettando un ciclo regolare di ventotto giorni: le cellule morte se ne vanno per fare spazio a quelle più giovani e vitali. Ecco perché, purtroppo, la tintarella, non può essere eterna.
Ma ci sono dei piccoli accorgimenti che aiutano a mantenerla il più a lungo possibile, senza che perda compattezza e luminosità.
Per non lavarla via
Un detergente aggressivo porta via il colore insieme allo sporco e al sebo. Ecco perché bisogna puntare sulla delicatezza: un fluido detergente con tensioattivi di origine vegetale purifica lasciando integra la tintarella e grazie alla presenza di principi attivi emollienti e idratanti come l’aloe e l’olio di jojoba mantiene morbida e compatta la pelle. Nelle linee solari si possono trovare poi detergenti che utilizzano ingredienti specifici come le vitamine in particolare il betacarotene capaci di stimolare la produzione di melanina. Sostanze come l’eritrulosio e gli estratti di mallo di noce servono invece a dar colore agli strati superficiali della cute per dare tono alla tintarella. No comunque alle lunghe soste in acqua calda che sbiadiscono il colorito: meglio un veloce passaggio sotto il getto.
Nutrimento a gogò
L’abbronzatura ha poco futuro se la pelle comincia a screpolarsi e a squamarsi. Serve quindi regalare alla pelle nutrimento intensivo e profondo, la miglior assicurazione di tenuta per il colore. Ogni giorno dopo la doccia si può decidere di applicare una dose generosa di doposole, un trattamento prezioso anche al rientro per ripristinare il giusto livello di idratazione e di nutrimento dell’epidermide. In alternativa funzionano alla perfezione oli secchi con un’alta percentuale di acidi grassi Omega 3 e 6 dall’azione altamente restitutiva e balsami per il corpo che pur essendo leggeri e subito assorbiti riportano facilmente a livelli ottimali l’idratazione.
Per rinfrescare il colorito
Aggiungere quel po’ di colore che fissa la tintarella è la miglior soluzione per non vedersi sbadite subito dopo il rientro. Sulla pelle ripulita da uno scrub delicato (niente paura non porta via l’abbronzatura ma semplicemente la uniforma) funzionano al meglio le nuove specialità autoabbronzanti dal risultato naturale, senza macchie e senza le tracce di giallastro tipiche dei prodotti di vecchia generazione. Scongiurato anche il rischio che secchino la pelle: al DHA e all’eritrulosio, le due molecole che colorano per ossidazione gli strati superficiali della cute, si aggiungono ingredienti che idratano, addolciscono e levigano.
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