24/04/2025
Malva: prova l’infuso che calma l’intestino

A cura di Saverio Pepe
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Aggiornato il Il suo nome deriva dal latino “Mollire alvum” che significa “rendere molle, calmare”. Individuare la malva in mezzo alle altre piante è facile grazie ai fiori caratteristici che vanno dal rosa pallido al lilla scuro.
Quello che rende la malva una delle piante più apprezzate in fitoterapia sono le mucillagini solubili, che attraverso l’infusione vengono rilasciate in acqua.
L’infuso di fiori di malva è un concentrato di salutari sostanze che agiscono su tutto il tratto intestinale, iniziando già dall’esofago. Le mucillagini leniscono il primo tratto dell’apparato digerente, attenuando il reflusso esofageo, favorendo la digestione e stimolando in maniera delicata l’evacuazione intestinale. Per questo è consigliato in caso di colite con stipsi, acidità di stomaco, stitichezza su base nervosa. In particolare è raccomandato a quelle persone che avendo abusato di lassativi, non tollerano più nessun tipo di azione sull’intestino.
Tra le tante varietà di malva utilizzate nelle cure naturali la più raccomandata per questo tipo di disturbi è la sylvestris, detta anche malva rosa. I suoi fiori agiscono delicatamente, senza stravolgere la flora batterica, anzi aiutandola a rinnovarsi.
Versare un cucchiaio di fiori essiccati di Malva sylvestris (si trova in farmacia ed erboristeria) in 200 ml d’acqua bollente. Spegnere e lasciare in infusione per tre minuti. Si prende due volte al giorno a stomaco pieno. Nel caso di stitichezza i cicli di cura possono durare sino a tre mesi con uno di stop. Negli altri casi un mese con un mese di stop.