Osteopatia: sicure di sapere quando serve?
Sempre più italiani scelgono l’osteopatia per risolvere il mal di schiena. Ma non hanno ancora le idee chiare su questa disciplina complementare
Un italiano su tre conosce l’osteopatia e uno su 5 si è rivolto a un osteopata, in 7 casi su 10 per curare dolori muscolo scheletrici. È quanto rivela un’indagine dell’Istituto di ricerca Eumetra Monterosa, secondo cui è il passaparola il canale principale attraverso il quale si seleziona il proprio osteopata.
Senza farmaci o strumenti
L’osteopatia è una disciplina complementare (non olistica, come agopuntura, omeopatia o riflessologia plantare), riconosciuta dall’Organizzazione mondiale della sanità e definita come una medicina basata sul contatto manuale: non utilizza farmaci, rimedi naturali o strumenti, ma solo le mani dell’operatore. La sua validità nella diagnosi e nel trattamento di svariate patologie è supportata da diversi studi scientifici.
Attraverso pressioni delicate, cerca di sciogliere le tensioni, allungare i muscoli e allo stesso tempo favorire l’adozione di una postura corretta.
Non è un rimedio sintomatico: agisce sulle cause. Ha l’obiettivo di risalire alla disfunzione che ha determinato il problema e trattarla (o meglio prevenirla, quando possibile). Come dimostrano le linee guida pubblicate sul Journal of American Osteopathic Association è molto efficace sulle lombalgie.
Tanti osteopati, nessun elenco ufficiale
L’indagine rileva però l’esigenza di maggiore chiarezza sui benefici delle cure osteopatiche (59% degli italiani) e, dall’altra, un interesse verso tutela e sicurezza: 8 italiani su 10 dichiarano di sentirsi più tutelati se il professionista è iscritto a un’associazione. L’aspetto fondamentale, infatti, è la scelta di un professionista qualificato. In Italia ci sono circa 6mila osteopati ma non esiste un elenco ufficiale. Il riconoscimento dell’osteopatia come professione sanitaria, previsto dall’articolo 4 del decreto legge Lorenzin sulla riforma degli Ordini e le sperimentazioni cliniche, è ancora in attesa di approvazione alla Camera.
A quando un rimborso per le cure?
Al momento i trattamenti sono completamente a carico del paziente. Il riconoscimento ufficiale della professione,potrebbe portare anche alla copertura dei trattamenti da parte del Sistema sanitario (esigenza sentita dal 43% degli italiani coivolti nell’indagine), alle detrazioni fiscale e alla copertura assicurativa delle cure.
Ti potrebbe interessare anche:
- Mente più sprint con l'olio essenziale di cipresso
- Inquinamento: purifica l’aria di casa in 6 mosse
- Medicina narrativa: la tua storia diventa un audiolibro
- Shiatsu contro le cervicalgie
- Sonno: sorgente di benessere