Luppolo: calmante e antiansia, anche contro la sindrome premestruale
Non solo un ingrediente della birra. Il luppolo è una pianta dalle spiccate proprietà sedative, consigliata contro l'ansia, l'insonnia, la sindrome premestruale
Il luppolo è una pianta famosa per la produzione della birra ma in erboristeria gode di grande considerazione come calmante. Ha proprietà sedative della sfera nervosa e sessuale, grazie alla luppolina, la polvere che si ottiene dalla battitura dei fiori.
La luppolina contiene gli idrocarburi terpenici a cui si deve l’azione sedativa e antiansia, nonché una resina aromatica molto amara, che favorisce la digestione.
Nei coni del luppolo si trovano anche i flavonoidi, sostanze estrogene e antisettiche.
Impacchi antiansia e per dormire sonni sereni
Il nostro fitoterapeuta Saverio pepe consiglia di utilizzarlo sotto forma di cataplasma caldo. Si prepara mettendo in una pentola antiaderente 5 cucchiai di sale grosso e 3 cucchiai di infiorescenze di luppolo. A fiamma bassa si lascia tostare il tutto. Si avvolge il preparato caldo (in maniera sopportabile) con una pezza di lana o cotone spesso tipo flanella. Si chiude e si applica sul basso ventre, subito sotto l’ombelico. Questo impacco, tramite l’azione delle essenze del luppolo, ha un effetto calmante generale. Può anche essere messo sotto il cuscino per favorire il sonno.
In compresse contro la sindrome premestruale
Il luppolo in compresse è invece utilizzato nella cura della sindrome pre mestruale, quando si presenta con palpitazioni, ansia, nervosismo, depressione, irritabilità, instabilità dell’umore. Un insieme di sintomi mescolati o preponderanti l’uno sull’altro. In questo caso il rimedio va assunto in compresse (erboristeria e farmacia). Grazie alle sostanze amare simili agli estrogeni e antiandrogene, contenute nelle sommità fiorite, il luppolo contrasta tutti gli effetti a carico del sistema nervoso prima e durante il ciclo. Se ne prende una compressa dopo ogni pasto, a cominciare da una settimana prima della comparsa delle mestruazioni. Continuare finché il flusso non si interrompe.
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