Fai il check up cutaneo
Dalla testa ai piedi, sono numerose le lesioni della pelle (cutanee) che possono comparire all’improvviso e dare preoccupazione. La buona notizia è che spesso si tratta di neoformazioni benigne, ma è sempre importante consultare il dermatologo
Parola d’ordine: prevenzione. Sotto ogni profilo della salute, pelle compresa. Per questo il check-up cutaneo è fondamentale per fare un identikit delle nuove formazioni che si manifestano sulla nostra cute, alle quali non abbiamo mai fatto caso. «Una visita di controllo dal dermatologo ci consente di andare al di là delle lesioni presenti su viso, gambe o braccia, facilmente visibili, ma di prendere in considerazione anche quelle che possono essere posizionate in un punto che non riusciamo a raggiungere con lo sguardo, nemmeno davanti allo specchio o alle quali non diamo troppa importanza», sottolinea il dottor Andrea Romani, specialista in dermatologia a Montecatini Terme, in provincia di Pistoia.
Come funziona la visita
Il dermatologo fa spogliare il paziente e procede analizzando tutta la superficie cutanea sia ad occhio nudo sia aiutandosi con strumenti in grado di mettere in evidenza piccoli particolari non visibili a una prima ispezione. Il dermatoscopio è un apparecchio dotato di una lente di ingrandimento con luce polarizzata che viene appoggiato sulla pelle dopo avere applicato un olio apposito per ingrandire la zona. Un altro apparecchio si chiama videodermatoscopio digitale, che trasferisce l’immagine della lesione rilevata dalla lente su uno schermo, permettendo di ingrandirla e di archiviarla per poterla confrontare nel tempo, valutando in questo modo un’eventuale evoluzione.
Quando farla
In genere, il consiglio è di programmare un check-up cutaneo nel periodo che va da novembre a maggio, quando la pelle non è abbronzata per consentire un controllo migliore. La periodicità è una volta all’anno, salvo indicazioni particolari da parte dello specialista, a partire dall’adolescenza. Sotto i 12 anni è importante la regolare e periodica valutazione dei nei congeniti, che possono variare nel corso della vita per forma, dimensione, colore.
Quando preoccuparsi
«Se la neoformazione cutanea, di qualsiasi natura, provoca fastidio, diventa più grande o dura a lungo è importante rivolgersi con tempestività al dermatologo», conclude Romani. Fai attenzione alla cheratosi attinica, che si manifesta con piccole macchie di pelle secca dal colore rossastro, marrone, rosa o bianche sulle zone più esposte alla luce dei raggi solari (viso, orecchie, collo, cuoio capelluto, dorso delle mani, avambracci). Queste lesioni sono tipiche di un’età più avanzata e nel 5-10% dei casi possono essere il pre-stadio di un carcinoma alla pelle (lo specialista saprà indicare la terapia più adatta). Soprattutto con l’arrivo della bella stagione, anche se sarebbe opportuno farlo tutto l’anno, ricorda di esporti ai raggi UV applicando una protezione solare adeguata al tuo fototipo (sul volto è sempre raccomandato un solare con schermo SPF 50+), anche quando fai una passeggiata.
L’articolo completo è sul numero di Silhouette donna di aprile, ora in edicola.
Simona Lovati
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