Il gemmoderivato di frassino agisce sui ristagni di liquidi e sui problemi circolatori, contrastando la cellulite "molle", di recente formazione
Un’azione delicata ma decisa contro la cellulite caratterizzata da ritenzione, gonfiori, difficoltà circolatorie. A svolgerla è il gemmoderivato di frassino. Conosciuto soprattutto come antistipsi per i suoi tannini e le sostanze amare contenute nelle gemme, deve le sue proprietà anticuscinetti al chinone, una sostanza per struttura molto simile alla vitamina K.
Assunto per via orale, il gemmoderivato di frassino ha una potente azione di stimolo della circolazione con positive conseguenze diuretiche e riequilibranti del derma.
Come sottolinea il nostro fitoterapeuta Saverio Pepe, l’azione tonificante e anticellulite è dovuta anche a un’altra sostanza chiamata acido ursolico, molto concentrata nel gemmoderivato. Il rimedio è consigliato in tutti i casi di cellulite caratterizzata da ristagno di liquidi e in generale in quella cosiddetta “molle”, ancora agli stadi iniziali.
Come assumerlo
Il gemmoderivato di frassino si trova in erboristeria e nelle farmacie dotate di reparto erboristico. La dose consigliata è di 50 gocce in un bicchiere d’acqua due volte al giorno, lontano dai pasti. Il consiglio dell’esperto è di seguire cicli di 3 mesi, con un mese di stop.
Per rendere più efficaci le altre cure
È molto utile anche come coadiuvante quando si fanno trattamenti anticellulite “esterni” come automassaggi con creme specifiche o cure estetiche professionali, dai bendaggi ai massaggi. Non a caso viene spesso utilizzato nei centri estetici e in quelli termali.