Dermatite atopica: 10 consigli per conviverci
La dermatite atopica è una malattia cronica: guarire non è possibile, ma convivere serenamente con macchie e prurito sì. Ecco un utile decalogo
La dermatite atopica può comparire a tutte le età: oggi interessa oltre 35.500 italiani adulti, dei quali circa 8.000 in forma seria.
Compare solitamente intorno ai 20-30 anni per cause non del tutto note: potrebbero giocare un ruolo lo stress, l’affaticamento, infezioni, cambiamenti nello stile di vita.
Più a rischio: le donne, chi è nato da madri in età avanzata, chi ha uno o entrambi i genitori che soffrono di asma o febbre da fieno, chi vive in aeree inquinate. I disturbi tendono a peggiorare in inverno e primavera e a migliorare in estate, specialmente al mare.
Secondo una recente ricerca il prurito è giudicato da più del 40% dei malati l’aspetto più esasperante della malattia, causa di insonnia, irritabilità, problemi al lavoro, difficoltà relazionali e nello sport. Diagnosi precoce e cure su misura sono fondamentali.
10 consigli utili
- Fate una visita dermatologica. Per la diagnosi è sufficiente l’analisi della pelle: i segni caratteristici sono il prurito e le chiazze rosse ricoperte di vescicole, squame, croste. Il consulto medico è fondamentale perché la terapia è personalizzata e va iniziata il prima possibile.
- Evitate i lavaggi frequenti con detergenti aggressivi, perché la pulizia eccessiva e l’uso di saponi impoveriscono la barriera idrolipidica.
- Asciugate delicatamente, tamponando e non sfregando.
- Utilizzate creme lenitive ed emollienti testate su pelle con dermatite atopica: applicatele con un massaggio delicato anche quando si sente il bisogno di grattarsi (la secchezza predispone al prurito).
- Evitate gli indumenti ruvidi e in fibra sintetica, che tengono umida la pelle. Sì a cotone e seta.
- Abbronzatevi con cautela (il sole migliora i sintomi) applicando creme ad alta protezione ed evitando le ore più calde (sudare accentua il prurito).
- La soglia del prurito si riduce abbassando la temperatura corporea: utili le docce fresche o l’applicazione di compresse di cotone raffreddate.
- Evitate lo stress: peggiora i sintomi, che a loro volta sono causa di vergogna e frustrazione.
- Non restate troppo a lungo in ambienti chiusi dove l’aria è secca e viziata.
- Fate due cicli all’anno di cure termali. I protocolli (da evitare in fase acuta) prevedono trattamenti di balneoterapia e vaporizzazioni a base di acque sulfuree, eventualmente associati a fototerapia, e suggeriscono due cicli di bagni all’anno da 12 giorni ciascuno.
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