Trapianto di grasso: per rimodellare il corpo e per ringiovanire il viso
È tra i più gettonati interventi di chirurgia estetica. Sono tanti, del resto, i suoi impieghi e le sue potenzialità, anche come strategia anti-età
Solo fino a quindici di anni fa il grasso che si aspirava durante un intervento di liposuzione veniva buttato. Oggi è una risorsa così preziosa da essere conservata in un’apposita banca. Il grasso serve infatti per il lipofilling, l’impianto di tessuto adiposo che permette di ridare volume al viso e al corpo oppure, grazie alle cellule staminali contenute, di rigenerare e rivitalizzare i tessuti.
28.400 interventi nel 2014 posizionano il trapianto di grasso tra gli interventi di chirurgia plastica con un indice di crescita più alto, circa il 20% in un anno.
Tanti i passi avanti anche nella metodica che oggi si può considerare efficace e sicura, sia che la si utilizzi per riempire sia che la si impieghi come stimolazione per la cute.
Per gli zigomi e anche per le palpebre
Non c’è zona del corpo dove non si possa trapiantare il grasso. La parte più gettonata rimane comunque il viso dove l’innesto permette di contrastare la perdita di volume e il cedimento dell’ovale. Grazie all’avanzare della tecnica oggi è possibile impiantare particelle di tessuto adiposo anche in aree molto delicate come ad esempio la palpebra inferiore che per l’età e il progressivo cedimento del tessuto può risultare svuotata.
Per i glutei e il décolleté
Il grasso può dare turgore e volume, come valida alternativa alle protesi, a parti del corpo che per natura oppure per il trascorrere del tempo possono risultate vuote e cadenti come il seno e i glutei: è stato calcolato che nell’arco di dieci anni il riassorbimento è solo del 10%.
Se abbinato all’aspirazione del grasso in punti dove è presente in abbondanza come fianchi e addome, il lipofilling diventa poi la soluzione d’elezione per un rimodellamento totale della figura. Nelle donne il trapianto di grasso può essere un aiuto per migliorare sia l’estetica che la funzionalità dell’area genitale. Il grasso può anche essere utile per riempire le cicatrici rendendole meno visibili.
Anche per rigenerare
La novità più importante riguarda però l’utilizzo del grasso come fonte di cellule staminali dal momento che tra i tessuti di cui siamo fatti quello adiposo ha il vantaggio di averne in quantità decisamente superiore rispetto ad altri. Gli studi hanno dimostrato che le cellule staminali hanno un’enorme capacità di rigenerare i tessuti, da quelli cicatriziali a quelli invecchiati.
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