Vacanze al mare: allarme annegamenti, 400 casi all’anno

Redazione Pubblicato il 24/07/2019 Aggiornato il 24/07/2019

Tuffi pericolosi, imprese audaci in acqua. E poi... scarseggia la sorveglianza e la gente non rispetta la bandiera rossa!

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Mai sottovalutare il rischio in acqua, sia al mare, sia al lago o in piscina. Molti non lo sanno ma gli annegamenti in Italia sono circa 400 all’anno. E non sono pochi. Gli incidenti in acqua, inoltre, oscillano tra i 380 e i 420 casi all’anno. Questi i dati relativi al 2018, resi noti dalla Società nazionale di salvamento, che lancia l’allarme e invita tutte le persone in vacanza a non abbassare la guardia.

Troppi incidenti vicino alla riva

“Quest’anno, fino a maggio, quando il tempo non è stato buono, avevamo assistito a una diminuzione, ma già nei mesi seguenti il numero è risalito” dichiara Giuseppe Marino, presidente della Società nazionale di salvamento. A fronte di questi numeri “ogni anno registriamo 60mila salvataggi, ricordando che la maggior parte degli annegamenti avviene nei primi 20 metri di mare dalla riva”.

Colpa dell’imprudenza delle persone

Dai dati forniti dagli esperti, circa l’80% degli annegamenti riguarda gli uomini e deriva da comportamenti audaci e sprezzanti del pericolo. Per questa ragione, è stato istituito un Osservatorio per monitorare il fenomeno, che la Società nazionale di salvamento ha definito una “strage silenziosa”. L’Osservatorio vede il contributo di diversi enti, tra cui i ministeri dell’Ambiente, della Salute e le Capitanerie di porto e si pone l’obiettivo di tracciare un quadro preciso a fine stagione, tra ottobre e novembre, degli incidenti e delle loro cause.

Mancano i bagnini

Il problema maggiore riguarda le spiagge libere, dove non c’è sorveglianza e manca il bagnino di salvataggio. In questi lati di costa gli annegamenti sono più frequenti e spesso i Comuni non sono dotati di fondi sufficienti per garantire il servizio di assistenza ai bagnanti. È questo dunque il fronte nel quale investire.

Mai da soli… e occhio ai tuffi!

Intanto è bene rircordare le regole base per un bagno sicuro, che valgono per tutti, anche per i nuotatori esperti.

1) Se non sai nuotare, non entrare in acqua oltre la cintura.
2) Evita di entrare in mare subito dopo una lunga esposizione al sole.
3) Non fare mai il bagno da solo, specie se al largo.
4) Non nuotare se sei stanco, meglio fare una pausa e riposarsi sul dorso.
5) Non tuffarti se non conosci le condizioni e la profondità del fondale.
6) Occhio all’iperventilazione prima di immergerti in apnea.
7) Rispetta sempre la bandiera rossa, che vieta la balneabilità.
8) Il lago e il fiume sono particolarmente insidiosi: ci sono spesso mulinelli, correnti forti e sul lago il vento cambia rapidamente.
9) Se vedi qualcuno in difficoltà non buttarti in acqua per salvarlo se non sei addestrato a farlo. Meglio chiamare subito aiuto.
10) Il bagno notturno può essere pericoloso: non farlo mai da solo.