La pitiriasi alba

Il termine “alba” (che significa bianca) si riferisce a un problema diverso rispetto alla pitiriasi versicolor. Tra la pitiriasi versicolor e la pitiriasi alba non esistono punti di contatto, poiché a dispetto del nome si tratta di due malattie diverse.

Le cause

La pitiriasi versicolor è una micosi, dovuta a un fungo di nome Malassezia furfur, che si sviluppa sulla pelle quando si verifica un calo delle difese immunitarie.

La pitiriasi alba è invece considerata una forma di eczema legato alla dermatite atopica (o atopia), un disturbo tipico dei bambini, caratterizzato da pelle secca, arrossata e pruriginosa che può avere una origine allergica.

Inoltre, la pitiriasi versicolor si chiama così perché le chiazze che compaiono sulla pelle variano dal rosa al beige e al marroncino, mentre la alba è caratterizzata da macchie che diventano chiarissime o quasi bianche sotto l’azione dei raggi solari.

In entrambi i casi la pitiriasi colpisce i giovani, ma il tipo alba compare nell’infanzia, mentre la versicolor si manifesta di solito dopo la pubertà anche per effetto degli ormoni che stimolano le ghiandole sebacee. Maschi e femmine sono colpiti da entrambi i disturbi in ugual misura.

I sintomi

Nella pitiriasi alba compaiono chiazze chiare tondeggianti, abbastanza grandi (fino a due centimetri di diametro), isolate tra loro e localizzate soprattutto sul viso e sulle braccia. Solo raramente compaiono sul tronco, come succede invece nella versicolor: anche questo aspetto è utile al dermatologo per effettuare la diagnosi. 

La diagnosi

La visita del dermatologo è necessaria sia per distinguere la pitiriasi alba dalla versicolor sia per non confonderla con la vitiligine. In questo caso, è soprattutto l’aspetto delle chiazze a permettere la diagnosi.

Le macchie della vitiligine, infatti, hanno un aspetto caratteristico: sono ampie, color bianco latte e si localizzano anche a mani e piedi, mentre quelle della pitiriasi alba sono tonde, chiare e sfumate.