07/04/2020

Coronavirus: il vaccino si testa sull’uomo

Maura Prianti
A cura di Maura Prianti
Pubblicato il 07/04/2020 Aggiornato il 07/04/2020

Grazie anche Bill Gates, da ieri, alcuni volontari stanno provando su se stessi quello che potrebbe diventare il primo vaccino contro il Covid-19

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In Usa un vaccino, Ino-4800, viene utilizzato da ieri su alcuni volontari che hanno ricevuto la prima dose, che sarà seguita da una seconda tra 4 settimane. L’ok ai test sull’uomo arriva dalla Food and Drug Administration (Fda, l’ente americano che vigila su farmaci e alimenti) dopo i risultati promettenti ottenuti nei test sugli animali.

Test finanziati da Gates

Per anni si è occupato di ben altri virus, quelli informatici, ma al compimento dei suoi 50 anni Bill Gates, il papà della Microsoft, ha iniziato a sponsorizzare la ricerca scientifica. Si deve a lui parte del finanziamento che ha portato alla scoperta di questo vaccino contro il Covid-19.

È un grande passo avanti…

“Si tratta di un significativo passo in avanti nella lotta globale contro Covid-19 – ha dichiarato Joseph Kim, presidente e Ceo di Inovio, l’azienda che ha iniziato la sperimentazione. – Il nostro team di ricercatori, partner e finanziatori si è mobilitato da quando la sequenza genetica del virus è diventata disponibile all’inizio di gennaio e continua a lavorare 24 ore su 24 per garantire l’avanzamento rapido di Ino-4800, attraverso questo studio di fase 1”.

… ma c’è ancora molta strada

     Lo studio arruolerà fino a 40 volontari, adulti e sani, a Filadelfia, Pennsylvania (alla Perelman School of Medicine dell’università della Pennsylvania) e Kansas City (Center for Pharmaceutical Research), dove è già iniziato lo screening di potenziali partecipanti. Ogni partecipante riceverà 2 dosi del vaccino a distanza di 4 settimane.

  • Le risposte immunitarie iniziali, cioè come reagirà il sistema dei difesa dei volontari, e i dati di sicurezza del preparato sono previsti entro la fine dell’estate.

Sugli animali ha funzionato

Su più modelli animali, i dati preclinici hanno mostrato risultati di risposta immunitaria promettenti. Ulteriori studi preclinici continueranno parallelamente allo studio clinico di fase 1, cioè sull’uomo.

  • Dopo aver ottenuto i dati iniziali di sicurezza e immunogenicità, cioè la capacità del vaccino di stimolare la risposta da parte del nostro sistema di difesa, l’azienda produttrice prevede di iniziare gli studi di efficacia (fase 2) il più rapidamente possibile.
  • Parallelamente, l’azienda sta lavorando per aumentare la produzione di Ino-4800 e prevede di disporre di un milione di dosi di vaccino disponibili entro la fine dell’anno per ulteriori studi e usi di emergenza, in attesa di linee guida e finanziamenti adeguati.

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