27/04/2020

Coronavirus: come scoprire se sei immune

Maura Prianti
A cura di Maura Prianti
Pubblicato il 27/04/2020 Aggiornato il 27/04/2020

Ormai in molti stanno facendo i test sierologici, ma questi esami garantiscono davvero l'immunità dal Covid-19? La parola a un vero esperto

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Per ora di patente dobbiamo continuare ad accontentarci di averne una sola: quella per guidare l’auto. Quella d’immunità, invece, ancora non esiste e chi sostiene il contrario o ha la sfera di cristallo (e la sa leggere molto bene) o ci vuol vendere “ ‘na sola” (vedi test online per scoprire se sei immune con un pungidito).

  • Abbiamo chiesto al professor Carlo Federico Perno, ordinario di Microbiologia e Virologia all’università degli Studi di Milano e direttore del dipartimento di Medicina di laboratorio dell’ospedale Niguarda, di spiegarci se vale la pena fare i test per l’immunità.

Avere gli anticorpi contro il nuovo Coronavirus significa essere immuni?

Gli anticorpi non indicano solo un’infezione passata, ma anche che si è sviluppata una protezione contro quel virus. Questo dovrebbe succedere anche con il nuovo Coronavirus perché, anche se fino a pochi mesi fa era del tutto sconosciuto, si può ipotizzare che si comporti come altri simili.

  • Se un virus non ha una grande variabilità naturale, cioè se non muta nel tempo, ci sono buone possibilità che gli anticorpi che sviluppiamo siano neutralizzanti, cioè impediscano di ammalarsi di nuovo.
  • Il Coronavirus, per le sue caratteristiche biologiche e in base alle conoscenze attuali, sembra che porti allo sviluppo di anticorpi neutralizzanti, ossia protettivi.

I test sierologici sono validi?

A oggi nessun test per la ricerca degli anticorpi Covid-19 è stato validato, cioè ha avuto l’ok da tutta la comunità scientifica internazionale. 

  • L’Oms, l’Organizzazione mondiale della sanità, sta valutando circa 200 kit diagnostici in grado di scoprire e quantificare la presenza di questi anticorpi, perché tantissime aziende in tutto il mondo stanno cercando di produrre questi esami.
  • Molti test, anche se realizzati in poco tempo, sembrano validi, ma non ce n’è ancora uno considerato di assoluta qualità.

È utile fare comunque questi esami?

Sicuramente ha senso fare comunque i test sierologici, però vanno eseguiti al momento giusto e bisogna affidarsi solo a laboratori certificati. Alcune Regioni hanno già iniziato da qualche settimana a sottoporre i loro abitanti agli esami del sangue per la ricerca degli anticorpi Covid-19.

  • Nonostante questi esami non siano ancora stati validati, sono comunque utili per raccogliere informazioni e dati che poi andranno rivisti una volta che si avrà un protocollo standard condiviso da tutti gli scienziati.

Qual è la funzione più importante dei test siereologici?

Questi esami non devono solo dire se sono presenti gli anticorpi contro il Covid-19, ma l’ideale è che facciano una diagnosi quantitativa. In parole più semplici non devono solo scoprire se sono presenti gli anticorpi, cioè se si è avuto la malattia, ma li devono anche contare, ossia esprimere un valore che indichi la quantità di anticorpi presente nel sangue.

  • La diagnosi quantitativa permette di capire se si è raggiunto il valore soglia, un parametro riconosciuto in modo univoco dalla comunità scientifica, che consente di stabilire se si è davvero diventati immuni e protetti da una nuova infezione.

 

Il testo completo dell’intervista è in edicola su Viversani & belli, che ha anche uno Speciale Coronavirus dedicato all’epidemia con le risposte dei nostri esperti e i consigli per superare al meglio questo brutto momento.