27/07/2020

Coronavirus, chi ha questo gruppo sanguigno è più protetto

Maura Prianti
A cura di Maura Prianti
Pubblicato il 27/07/2020 Aggiornato il 27/07/2020

C’è qualcosa che correla il sangue a sviluppare il Covid-19 in modo più serio? Sì! Lo avevano ipotizzato in Cina, ora lo ha dimostrato una ricerca italiana

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Già ai primi di aprile, il sospetto che la maggiore suscettibilità al Covid-19 fosse legata ai geni era stato preso in considerazione dai ricercatori cinesi.

  • Uno studio condotto dall’università Meridionale della Scienza e della Tecnologia di Shenzhen, in collaborazione con altri centri di medicina e di statistica, aveva messo in luce una correlazione tra Coronavirus e gruppi sanguigni.

Chi ha questo sangue si ammala di più

Gli esperti hanno analizzato i campioni di sangue di oltre 2mila persone malate di Covid-19 ricoverate in ospedali di Shenzhen e di Wuhan e li hanno confrontati con le analisi di circa 3.600 persone negative al Coronavirus, residenti nei medesimi territori.

  • Si è notato che, limitatamente al campione analizzato, il gruppo sanguigno A espone a un rischio più elevato di essere colpiti dal Covid-19 rispetto al gruppo 0, che presenta percentuali di rischio inferiori.

Perché queste persone sono più protette dal Covid

Alle medesime conclusioni dello studio cinese sono giunti i ricercatori del Policlinico di Milano, in uno studio che ha coinvolto altri centri come l’Istituto Clinico Humanitas e l’ospedale San Gerardo di Monza, oltre ad alcuni ospedali spagnoli. I risultati di questa ricerca scientifica internazionale sono stati pubblicati sulla rivista “New England journal of medicine”.

  • L’indagine ha verificato che esiste una associazione indiscutibile con un gruppo sanguigno. È stato accertato che le persone che hanno il gruppo 0 sono più protette, mentre è più probabile che le persone di gruppo A sviluppino una forma più seria di compromissione polmonare. Il gruppo B, meno comune, deve ancora essere indagato.

Si può ereditare la predisposizione ad ammalarsi?

Poiché il gruppo sanguigno è ereditario, è possibile concludere che lo sia anche la predisposizione ai sintomi più seri di questa malattia.

  • L’esatto meccanismo con cui uno specifico gruppo sanguigno porterebbe a sintomi più seri (o, al contrario, un altro gruppo ad attenuarli) non è ancora stato del tutto chiarito, ma è da qui che gli esperti partiranno per ricerche più approfondite. Comprendendo quali sono i fattori predisponenti, gli scienziati potranno capire i meccanismi della malattia e quindi elaborare cure più efficaci.

 

Il testo completo dell’articolo è su Viversani & belli 31, in edicola fino a giovedì 30 luglio poi è possibile richiederne l’arretrato: tel. 02.66505964.