Rituali d’oriente
Nel paese del Sole Levante prendersi cura del viso è soprattutto una questione di tempo. Una lezione da imparare per riscoprire che lentezza è sinonimo di bellezza.
Viviamo a ritmi accelerati. A farne le spese è anche la bellezza penalizzata da gesti frettolosi e distratti. Le donne orientali su questo fronte hanno molto da insegnare; per loro la cura del viso è un momento che richiede attenzione, ma innanzitutto tempo. Potremmo provare a imparare da loro, cominciando magari in vacanza quando si molla un po’ sull’acceleratore.
Tutto parte dalla pulizia
La pelle candida delle donne asiatiche non è un dono di natura ma il frutto di un rituale di purificazione quotidiano che arriva a utilizzare fino a otto prodotti per eliminare anche la minima impurità dalla pelle. Limitarsi a tre può già andare bene: si inizia applicando un olio detergente con un delicato massaggio e si prosegue con un detergente schiumoso da togliere con un accurato risciacquo magari con l’aiuto di una morbida spugnetta in konjac che ha una naturale azione esfoliante. Si finisce con il tonico che permette una miglior penetrazione dei trattamenti successivi. Al di là dei prodotti però importante è scegliere il momento giusto per la pulizia; dedicandosi alla detersione appena prima di andare a letto si rischia infatti di essere stanche e di fare passaggi affrettati: meglio pulire la pelle al rientro a casa o appena finita la cena.
In Oriente per indicare un bel viso si usa l’espressione “a wellslept face”, una faccia che ha dormito bene.
Le ore del riposo sono fondamentali infatti per regalare bellezza alla pelle e per questo le cure della sera rivestono una particolare importanza per le donne asiatiche. Il rituale completo di trattamento prevede l’applicazione di una serie di prodotti in successione: prima la lozione a base acquosa, poi il siero, l’emulsione, la crema occhi e infine la crema e l’olio. In alternativa si può usare uno sleeping pack, un trattamento di nuovo concetto appena sbarcato con successo anche da noi. Non è una crema e non è una maschera, ma un balsamo concentrato morbidissimo studiato per sfruttare al massimo la capacità della pelle di assorbire e di recuperare durante il riposo notturno. Si mette sulla pelle pulita, in dose generosa ma non eccessiva lasciando che la cute lo assorba durante la notte.
Elogio della lentezza
In ogni caso qualsiasi sia il trattamento che si decide di utilizzare per la cura del viso la lezione più importante che arriva dall’Oriente è quella di trasformare l’applicazione in un momento di piacere rallentando i ritmi. Il prodotto va massaggiato delicatamente inspirandone la fragranza, sentendone la consistenza quasi fosse un momento di meditazione che fa bene alla pelle e insieme allo spirito, distende i tratti e concilia con se stessi e con il mondo.
L'esperta consiglia
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