Dormire poco fa male alla pelle

Se volete essere efficienti e “cool” puntate la sveglia molto presto, addirittura alle 5.30. Secondo il best seller californiano “The miracle morning” infatti le “allodole” sono in forma e più felici perché svegliandosi presto riescono a fare tutto quello per cui non trovano poi il tempo, fagocitate dagli impegni della giornata.

Un riposo di qualità, infatti, influisce sull’umore, sulla salute e di riflesso anche sull’equilibrio, la bellezza e persino la giovinezza dell’epidermide.

Saggezza coreana

Non è un caso che in Corea di un bel viso, con una pelle liscia e radiosa, si dice che è il viso di una donna che dorme. Durante il sonno infatti l’epidermide non si addormenta ma al contrario lavora a pieno regime, con un picco di attività tra le 3 e le 4 del mattino che le permette di riparare i danni subiti durante il giorno, di rigenerarsi a fondo e di prepararsi alla giornata che viene.

A letto presto

Durante la notte la pelle segue meccanismi biologici ben precisi regolati dalla melatonina, l’ormone del sonno, particolarmente attivo da mezzanotte alle quattro di mattina. Se non si dorme la produzione di questo ormone cala e anche i cheratinociti, le cellule della pelle, ne risentono: si rinnovano più lentamente rendendo la cute spessa e opaca, sensibile e maggiormente soggetta a irritazioni e rossori. Privata del sonno, in sostanza, l’epidermide non compie il suo naturale processo di rigenerazione e finisce notte dopo notte per invecchiare prima del tempo.

L’importanza delle creme da notte

Durante il riposo la pelle si disidrata perché la temperatura cutanea aumenta a causa della dilatazione dei capillari e questo porta a un’importante perdita di acqua. Contemporaneamente anche la produzione di sebo diminuisce: ecco perché è importante mettere la crema da notte prima di andare a dormire. Da un lato si offre così idratazione e nutrimento e dall’altro si sostiene il processo di rigenerazione e riparazione che avviene durante le ore del buio.