Viso: l’inverno si vede a fior di pelle
Freddo, vento gelido e bruschi sbalzi termici possono provocare piccoli fastidi al viso e alle mani. Ecco come rimediare
Secchezza, ruvidità e piccole screpolature che interessano le zone più esposte, il viso, innanzitutto ma anche le mani. I rigori del gelo non lasciano indenne la pelle che inverno vive un periodo di forte stress.
A freddo, umidità e vento si aggiunge anche l’utilizzo della mascherina che se da un lato rappresenta una difesa contro il Covid ma anche dalle basse temperature, dall’altro non lascia respirare la cute.
Ore e ore di utilizzo possono infatti provocare non solo secchezza ma anche arrossamenti, irritazioni e piccole imperfezioni.
Per dare sollievo
Per calmare le piccole irritazioni dovute al freddo, Assosalute consiglia di ricorrere a pomate a base di sostanze emollienti, idratanti e antisettiche e in caso di prurito e arrossamento a creme lenitive che abbiano anche un’azione antipruriginosa e antinfiammatoria in grado di ristabilire un adeguato apporto idrico. Importante anche apportare liquidi dell’interno, bevendo acqua e, a piacere, tisane, tè verde e brodi caldi. Anche in inverno, infatti, la salute della pelle passa attraverso quello che si porta in tavola: frutta e verdura non devono mai mancare previlegiando frutti e ortaggi di colore giallo, arancio e rosso come limoni, mele, arance, mandarini, carote, patate che potenziano l’idratazione e forniscono alla pelle e all’intero organismo vitamina A.
Per fare di più
Se le mani per via del freddo presentano arrossamenti e screpolature che arrivano a provocare dolorosi taglietti si può ricorrere a creme protettive e ad azione antisettica, antinfiammatoria e anestetica, così come a farmaci a base di principi attivi che aiutano il rinnovamento dell’epidermide. Mai dimenticare in ogni caso la protezione dal freddo con l’abbigliamento adeguato, scegliendo scarpe e indumenti caldi e soprattutto coprendo il capo e le mani con guanti, meglio se in tessuto morbido e naturale. Coprire le mani serve non solo a proteggere la pelle dall’inaridimento: il freddo infatti può anche avere delle ripercussioni sulla circolazione sanguigna, portando le mani a cambiare totalità, dal bianco fino a nuances più bluastre e questo può provocare i cosiddetti geloni, arrossamenti pruriginosi che compaiono in seguito a un repentino riscaldamento dopo l’esposizione a temperature molto basse.
Protezione ad alta quota
Se si passa qualche giorno in montagna è sempre bene ricordarsi di indossare gli occhiali da sole e di portare sempre con sé la protezione solare applicandola sul viso e sulle parti esposte, sia con il sole che con il tempo più nuvoloso. Anche se il cielo è coperto, infatti, i raggi ultravioletti sono comunque presenti e la neve accresce il rischio di scottature perché li riflette aumentandone la potenza. Importante comunque tener conto che nel caso in cui i fastidi non migliorassero o tendessero a peggiorare, è bene rivolgersi al proprio medico di fiducia per un parere.
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