Pulizia del viso: sei sicura di farla bene?

Redazione Pubblicato il 03/05/2018 Aggiornato il 03/05/2018

È un gesto semplice ma va eseguito con cura, mattina e sera. Solo una pelle pulita in profondità, risulta più luminosa, compatta e vellutata

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Mattina e sera, con il prodotto giusto e nel modo giusto. Pulire bene la pelle per farla respirare e renderla luminosa e vitale non è così scontato come sembra. Controlla le tue mosse per trovare gli errori.

  1. Mattina e sera, innanzitutto

    Non basta detergere la pelle solo la sera. Certo questo è il momento più importante visto che dopo una lunga giornata sul viso restano residui di sebo e di trucco, impurità e scorie. Ma anche durante la notte la pelle si “sporca”: basta passare un dischetto con il latte detergente appena sveglie per scoprire che non è pulito.

  2. Con il prodotto giusto

    C’è il detergente giusto per ogni tipo di pelle. Un gel oppure una mousse a risciacquo ad esempio sono perfetti per le pelli miste e grasse mentre meglio un latte detergente per quelle secche. Le acque micellari? Una scelta vincente qualsiasi siano le esigenze della cute anche perché si possono trovare declinate in versioni diverse in base al tipo di pelle.

  3. Mai dimenticare il tonico

    Dimenticarsene è facile, eppure è così importante: porta via gli ultimi residui di sporco che possono restare sulla pelle anche dopo la detersione e con sostanze rinfrescanti, astringenti e tonificanti offre un momento di benessere alla cute preparandola a ricevere al meglio i successivi prodotti di trattamento.

  4. Meglio non sfregare troppo

    Persino la cute più robusta soffre. figuriamoci quella secca e sensibile che si irrita e si arrossa per un nonnulla. È proprio per evitare fastidi che al momento della pulizia sono da bandire quei dischetti di cotone che al tatto risultano ruvidi, le spugne abrasive, i movimenti troppo decisi, persino gli asciugamani lavati e rilavati che “grattano” la pelle all’asciugatura.

  5. Niente sapone

    Non è adatto al viso perché gli agenti lavanti che contiene risultano troppo decisi: insieme alle impurità e allo sporco il sapone porta via anche il sottile strato idrolipidico che isola e protegge la pelle dalle aggressioni esterne. Impoverita, l’epidermide si secca, si screpola e diventa più fragile e soggetta maggiormente a irritazioni e rossori. Neppure la pelle grassa beneficia del sapone che, sgrassandola eccessivamente, sollecita le ghiandole sebacee a produrre ancora più sebo con un effetto rebound che peggiora le impurità.