Antiage naturale a base di maqui

Il maqui (o mirtillo della Patagonia) è una bacca dalla sfumatura blu-viola scuro dal sapore simile a quello del sambuco. Originario della Patagonia, tra Cile e Argentina, è un arbusto sempreverde che cresce fino ai duemila metri di altitudine ed è in grado di sopravvivere a venti, piogge intense e basse temperature.

Non a caso, è di recente salito agli onori della cronaca per il suo potenziale antietà su pelle e capelli se inserito nelle formulazioni cosmetiche o di integratori alimentari. Senza dimenticare che questo frutto permette anche un rapido recupero muscolare dopo l’attività sportiva.

Il suo potere

A parlarci del maqui è la dottoressa Carla Cimmino, cosmetologa a Napoli. In creme e integratori questa bacca, in associazione ad altri antiossidanti, consente di ostacolare l’azione dei radicali liberi che generano invecchiamento cutaneo precoce, grazie ai suoi preziosi principi attivi. In testa troviamo la delfinidina, un polifenolo presente anche nell’olio extravergine di oliva, ma anche vitamina C, capace di illuminare la carnagione e stimolare la produzione di nuove fibre di collagene, vitamina E idratante ed elasticizzante, e vitamine del gruppo B, ideali per rigenerare le cellule epidermiche e del cuoio capelluto.

Il cocktail antirughe

In erboristeria, la bacca si trova sotto forma di liofilizzato solubile in acqua. Con questo preparato possiamo realizzare a casa un frullato dalle molteplici virtù.

La ricetta: fare sciogliere 20-25 ml di maqui liofilizzato in acqua naturale, aggiungere una banana ricca di magnesio ad azione riequilibrante, un kiwi e un’arancia fonte di vitamina C. Passare al mixer e gustare senza aggiungere zucchero.