Wedding: non farti prendere dalla sindrome di Bridezilla
Sempre sull’orlo di una crisi di nervi. È questo il rischio delle spose che non sanno gestire ansia e stress, piegandosi alla sindrome di Bridezilla
Ricordate il film Bride Wars con Kate Hudson e Anne Hathaway, due migliori amiche che decidono di convolare a nozze lo stesso giorno, con conseguenti gelosie e dispetti al seguito? La pellicola è la perfetta sintesi della sindrome di Bridezilla, neologismo americano che fonde le parole bride (sposa) e Godzilla (il re dei mostri) usato per tratteggiare il comportamento di una futura moglie decisamente stressata, ansiosa e agguerrita nei confronti di tutto ciò che può ostacolare il suo giorno più bello.
Ma come gestire l’organizzazione del matrimonio senza diventarne vittime?
Comprendere e pianificare
Al bando scenate isteriche, abbuffate di compensazione e litigi con fidanzati, damigelle, madri e suocere. Si può fare tutto con il sorriso. Ecco come, secondo l’esperta in materia, Giorgia Fantin Borghi, wedding planner e table stylist.
- Il primo passo è fermarsi e ascoltarsi per capire cosa si vuole realmente, evitando di lasciarsi trainare dagli innumerevoli stimoli del web, che possono creare confusione se la sposa non ha un carattere deciso.
- Cercare di fare le cose (nei limiti del possibile) non per compiacere gli altri, ma piuttosto per rendere felici se stesse.
- L’organizzazione del matrimonio è un vero e proprio processo produttivo che deve essere rispettato nei tempi. Il consiglio è pensare a una visione generale dell’evento, che può aiutare la sposa a collocarsi in un piano spazio-temporale. Per questo è importante giocare d’anticipo ma non troppo, perché quando la protagonista non ha nulla da fare, può diventare ancora più tesa.
- Chiesa e location devono essere prenotate con mesi di anticipo per iniziare a costruire un progetto taylor-made, ma evitiamo di acquistare l’abito più di un anno prima (i gusti, le mode e anche le forme delle spose possono cambiare).
- Gatto nero? Non ti conosco
L’autista si perde? Il pasticcere si è scordato di preparaci la torta nuziale? Niente panico. Durante i matrimoni ci sono cose che non si possono prevedere, ma soprattutto ricordiamo che la sfortuna non esiste.
Si tratta solo di trasformare qualcosa di “negativo” in “impegnativo” e affrontare la circostanza. Prendere una decisione diversa rispetto a quanto prestabilito non significa sbagliare né tantomeno fare peggio. Del resto, dobbiamo avere qualcosa di divertente da raccontare a figli e nipoti, no?
Tendenze 2019
A differenza degli anni passati, il matrimonio non è più vissuto come uno show o una giornata noiosa da passare a tavola, ma piuttosto come un’esperienza da trascorrere in famiglia, per condividere un momento speciale e divertirsi insieme.
Per quest’anno sì alle tonalità sorbetto, all’uso del velluto in sfumature soft (come verde mela o living coral in una declinazione molto tenue). Massima attenzione alla tavola con passamaneria e tovagliato, anche fiorato e colorato.
E per l’abito? Andranno per la maggiore profonde scollature a “V”, maniche dal volume enfatico, cappe accattivanti sia come sostitute del velo sia come accessorio scenografico per il cambio d’abito a metà del ricevimento. E ancora, applicazioni floreali tono su tono o in delicate nuance pastello.
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