Sesso con l’ex: quando è finita ma non del tutto
Potrebbe sembrare un modo di farsi male, ma c’è anche chi grazie al sesso affronta meglio la fine di una storia. Tutto sta nel non mentire a se stessi
Sappiamo che è finita, ma allontanarsi l’uno dall’altra è difficile. Sia per chi lascia che per chi è stato lasciato la fine di una storia è un processo pieno di contraddizioni, anche quando non ci sono veri ripensamenti.
Il più classico è finire di nuovo a letto insieme dopo aver deciso di lasciarsi, magari la prima volta in cui ci si ritrova da soli o mentre si svuota un appartamento pieno di ricordi.
Ma non dovevamo non vederci più?
Non è questione di debolezza, quanto di opportunità. Uno studio pubblicato di recente su Evolutionary Psychology ha riassunto le motivazioni più comuni per finire di nuovo a letto con l’ex nelle due settimane successive alla rottura. A volte capita perché quella persona ci manca o perché speriamo in un riavvicinamento, altre volte invece a mancarci era solo il sesso. C’è chi tenta un approccio dopo qualche bicchiere di troppo, o magari per solitudine. Più raro che lo si faccia sulla scia del risentimento, o per potersene vantare con gli altri.
In generale, i principali fattori in gioco sono la voglia di mantenere un legame o una connessione emotiva, l’edonismo (guardiamo in faccia la realtà, se non fosse divertente non lo faremmo) e l’ambivalenza nei propri sentimenti o nell’attrazione.
Diversi ma non troppo
E la mattina dopo? Le donne tendono a darsi addosso più degli uomini, anche se vivono la situazione con meno ambivalenza e sono meno propense a ricascarci solo per il piacere di farlo, attribuendo un’importanza minore al fattore edonismo.
Secondo i ricercatori potrebbe dipendere dal fatto che gli uomini hanno un rapporto più disinvolto con il sesso, anche perché abituati a farne una questione di quantità più che di qualità. Ricerche precedenti suggeriscono che le donne tendono a pentirsi di più del sesso fatto con la persona sbagliata, gli uomini delle occasioni in cui hanno rinunciato al sesso.
Questo non significa che siano meno sentimentali delle donne: in queste circostanze non sono state rilevate differenze di genere nella ricerca di una connessione emotiva. Entrambi hanno le stesse probabilità di cercare sollievo nell’intimità ristabilita dal sesso, o di comunicare così la voglia di tornare insieme.
Quando serve a consolare
La buona notizia per chi tende al senso di colpa è che alla lunga non fa molta differenza. Forse chiudere una relazione con questi tira-e-molla lascia qualche strascico emotivo in più, ma niente che non si possa superare. Le ferite prima o poi si rimarginano e chi finisce a letto con l’ex non soffre più degli altri, né rischia di metterci più tempo a riprendersi, almeno secondo i risultati di uno studio pubblicato nel 2018 su Archives of Sexual Behavior. La differenza è tutta nella consapevolezza con cui si affronta la situazione. Finché il sesso non alimenta false speranze, nessuno si farà troppo male.
Anzi, in alcuni casi ritrovarsi a letto insieme dopo la rottura potrebbe essere più consolante rispetto a un taglio netto. Lo racconta uno studio pubblicato qualche anno prima sul Journal of Social and Clinical Psychology, giungendo alla conclusione che sono proprio le persone che faticano di più nell’accettare la fine della relazione a trarre vantaggio da una ricaduta o due. Sapere che almeno l’attrazione è sopravvissuta alla rottura è una soddisfazione agrodolce, ma aiuta. In queste circostanze la vera tortura sarebbe incontrarsi per un caffè come se niente fosse, situazione che invece fa sentire meglio chi era già pronto ad andare avanti.
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