Se lui vuole andare in vacanza da solo
Prima bisogna capire le motivazioni. E poi darsi delle regole: sentirsi regolarmente, raccontare cosa si fa senza misteri, ritagliarsi comunque qualche giorno di vacanza insieme
Non è un piacere sentirsi dire: «Quest’anno vorrei andare in ferie da solo», anzi è quasi una mattonata. Anche quando la frase è formulata con maggior delicatezza. Che fare, però, se dovesse capitare?
Comprendere le motivazioni
Sicuramente la cosa più importante è capire il perché di questa esigenza. Se lui vuole fare quel viaggio che ha nel cuore da sempre, ma che a te invece non piace affatto, forse non è un problema di coppia: è un’esigenza tutta sua, e tutto sommato comprensibile. Idem se vuole approfittare del tempo libero per fare quel corso di vela, o di inglese, rimandato da anni. Certo, durante la lontananza è importante che ci siano contatti regolari, frequenti e possibilmente spontanei.
Se noti che lui non è particolarmente interessato alla meta, ma sembra piuttosto determinato a prendersi una vacanza “da te”, è il caso di porsi qualche domanda. E di porla a lui.
Niente panico
Anche se intuisci che si tratta proprio di un suo bisogno di “riprendersi i propri spazi”, che significa spazi che non comprendono te, non è il caso di stracciarsi subito le vesti, presagendo l’inevitabile fine del rapporto. Meglio capire. Prima di tutto, dipende dalla fase che si sta vivendo. Vivete insieme ed è un bel po’ che litigate su tutto? Allora, piuttosto che fare le vacanze insieme con il classico doppio rischio (di litigare ancor più ferocemente dall’inizio alla fine, oppure di fare finta di niente, accumulando astio e tornando a casa più stanchi di prima), è quasi più coraggioso staccare per un po’. Magari è dura da accettare, ma può essere saggio lasciarlo fare. Così che entrambi abbiate tempo di respirare e riflettere. Potrebbe tornare a casa più riposato, ben disposto, e dopo aver sentito le fitte della nostalgia. Ovviamente, non è il caso che nel frattempo tu ti trasformi in Penelope: non hai forse anche tu in sospeso quel certo viaggetto da sola, o con le amiche?
Galateo delle vacanze separati
- Ok, ognuno per conto suo. Purché prima di tornare al lavoro ci si ritagli almeno qualche giorno insieme.
- Al ritorno è bello condividere, mostrare le foto, raccontare… Niente aloni di mistero.
- Chi è via deve farsi sentire spesso, ed essere reperibile il più possibile.
- Non dimenticare il caricabatteria. Non credere alla scusa: “Ho dimenticato il caricabatteria”
- Chi resta a casa, coerente con la decisione presa, dovrebbe astenersi dall’assillare il partner con continue chiamate e sms. Fermo restando (vedi sopra) che, alla terza volta che: «Scusa, avevo il cellulare scarico!», insospettirsi è lecito. Arrabbiarsi pure. Vendicarsi, vedete voi.
- Vacanza senza il partner non significa vacanza da single: le avventure non fanno parte del pacchetto.
- Ideale sarebbe che non rimanesse a casa nessuno dei due. Ma, se capita (per esempio se tu devi lavorare e lui ne approfitta per partire), non è proprio il caso di restare a guardare il telefono: il tempo libero è tale per tutti.
- Un po’ di delicatezza nella scelta delle destinazioni: Lituania e Bielorussia con tre amici single è una formula che insospettirebbe la più mansueta delle fidanzate.
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