24/03/2024

La postura racconta le tue emozioni

Emanuela Bruno
A cura di Emanuela Bruno
Pubblicato il 24/03/2024 Aggiornato il 24/03/2024

L’assetto corporeo è influenzato dallo stato d’animo, ma anche viceversa: lavorare su atteggiamenti posturali corretti, infatti, può ripercuotersi positivamente sull’umore

postura ed emozioni

La postura, si sa, racconta molto del suo “proprietario”. Quante volte vi siete sentite ripetere che nei momenti di paura o di tristezza ci chiudiamo su noi stesse, incurvando la schiena e le spalle? Il dottor Pietro Marconi, fisioterapista, approfondisce anche questo tema nel volume “Vivi senza dolori” (edizioni Red!) e mette in evidenza quanto il rapporto tra la sfera emotiva e l’assetto posturale sia biunivoco.

È scientificamente appurato che cambiamenti anche piccoli nella posizione del corpo hanno effetti positivi sullo stato dell’umore e quindi sul benessere generale.

L’assetto condiziona anche la risposta neurologica

L’esperto parte da un fatto assodato, e abbastanza noto: una postura curva e chiusa riflette stati emotivi come tristezza, debolezza e mancanza di fiducia, mentre una postura eretta e aperta è correlata con emozioni positive, di sicurezza e felicità. Spiega però anche le cause di questo fenomeno.

Assumendo un assetto corporeo eretto, con le spalle aperte e la testa alta, mandiamo al cervello dei segnali corporei che si traducono come “stato di fiducia”: la risposta neurologica innescata dal cervello è uno stimolo alla produzione di ormoni del buon umore, come la dopamina, e una riduzione della secrezione di sostanze come il cortisolo, che si associa agli stati di stress. In poche parole, si innesca una sorta di circolo virtuoso del benessere. Al contrario, quando si assume una postura curva e ripiegata su se stessi si attivano regioni cerebrali associate alla paura e lo stato emotivo ne viene influenzato negativamente. Avevamo sempre pensato, insomma, che la postura seguisse il tono dell’umore e le emozioni: invece è vero anche il contrario.

Input positivi

Questi fenomeni sono ancora in fase di studio, ma Marconi rivela la loro importanza, perché possiamo imparare a utilizzare la nostra postura come uno strumento per influenzare anche le emozioni. In ambito fisioterapico il meccanismo del rapporto biunivoco fra le due sfere viene sfruttato per dare al cervello input positivi sul modo di percepire se stessi e il proprio rapporto con il mondo circostante e ha un impiego importante anche in presenza di patologie dolorose, perché permette di ottenere miglioramenti più tangibili e duraturi in chi le affronta.

Piccole strategie quotidiane

Possiamo trarre utili insegnamenti da queste conoscenze scientifiche anche per migliorare la nostra vita quotidiana. L’esperto suggerisce piccole strategie da adottare quando ci si sente tristi o giù di morale: ad esempio assumere una postura eretta, con le spalle allineate e il mento un po’ sollevato. Con un adattamento posturale di questo genere, che costa ben poca fatica, si innesca una risposta neurologica positiva e si ottengono benefici sul tono dell’umore. Lo stesso può accadere nei momenti di ansia e di stress, per alleviare la sensazione di oppressione e promuovere un maggiore senso di calma.