Dislessia: si può scoprire da adulti
È un disturbo dell’apprendimento, ma talvolta viene scoperto anni dopo la fine del percorso scolastico. Come influisce la dislessia sulla vita quotidiana?
In Italia i dislessici dovrebbero essere almeno un milione e 900mila, ma mancano dati certi, perché spesso il disturbo non viene identificato, anche a causa di un vuoto legislativo che non tutela gli adulti.
La dislessia rientra nei disturbi specifici dell’apprendimento che riguardano la capacità di leggere, scrivere e/o calcolare in modo corretto e fluente.
Generalmente emerge durante i primi anni di scuola, ma talvolta resta latente fino all’età adolescenziale o adulta. Secondo le statistiche, oggi circa un caso su tre sfugge alla diagnosi durante gli anni della crescita.
Diagnosi più difficile
In età adulta, la diagnosi (che si basa su una batteria di test di lettura, scrittura e calcolo) è spesso difficile: mancano i servizi diagnostici specializzati, che in Italia valutano solo i ragazzi fino ai 18 anni. I centri che rilasciano certificazioni per adulti sono ancora pochi e spesso solo in regime di libera professione. Inoltre non ci sono strumenti diagnostici definiti e condivisi per la valutazione in età adulta: negli ultimi anni sono stati sviluppati alcuni questionari, come l’Adult Dyslexia Check List, per porre un primo sospetto prima di passare alla valutazione neuropsicologica.
Strategie più adatte
Una volta ottenuta la diagnosi, non è previsto un programma riabilitativo come quello proposto ai bambini. Spesso l’adulto trova modalità di “autocompensazione”, sfruttando le proprie doti naturali e riuscendo a ottenere ottimi risultati. Gli specialisti (neuropsichiatri, psicologi, logopedisti) possono illustrare le strategie più adatte: software per creare mappe e riassunti e leggere i testi digitali con la sintesi vocale, audiolibri, applicazioni su tablet e smartphone, supporti di calcolo.
Vengono consigliate delle modalità di apprendimento alternative e personalizzate, utili nella vita di tutti i giorni: promemoria vocali da impostare sul telefonino, registrazione di messaggi e istruzioni da riascoltare al bisogno, utilizzo di elementi chiave nella lettura dei testi (titoli e sottotitoli, parole evidenziate), modalità di riconoscimento del denaro basato sui colori, sostituzione delle moltiplicazioni con somme in serie.
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