Olimpiadi da salotto contro l’ansia
Per ritrovare la serenità gli esperti consigliano di puntare sulla frequenza degli allenamenti. Basta inserire un workout o due a settimana, una routine a portata di principiante
La chiusura di palestre e piscine non ci ha resi più pigri, anzi. Persino chi prima della pandemia rinunciava ad allenarsi per mancanza di tempo o interesse si è ritrovato a cercare su YouTube routine di esercizio adatte anche a chi aveva appeso il tappetino al chiodo dieci o quindici anni prima.
Alcuni studi suggeriscono che questo rinnovato interesse per il fitness possa avere effetti positivi anche sulla salute mentale, in particolare per chi soffre di ansia..
A fare la differenza, spiega il ricercatore Mats Hallgren del Karolinska Institutet di Solna, in Svezia, è soprattutto la costanza con cui ci si dedica all’attività fisica.
Una fitness routine a portata di principianti
Il legame tra esercizio e salute mentale è ben noto, ma difficile da inquadrare. I fattori protettivi rispetto ai sintomi di ansia e depressione sono stati approfonditi da Hallgren e colleghi in uno studio pubblicato lo scorso ottobre su Mental Health and Physical Activity, sulla base di un’indagine che ha coinvolto 36.595 impiegati svedesi di entrambi i sessi dell’età media di 41 anni. Secondo i ricercatori basta allenarsi 1 o 2 volte a settimana per sentirsi più sereni, un ritmo accessibile anche a chi normalmente preferisce passare il proprio tempo libero accoccolato sul divano con un libro e una tazza di tè.
La frequenza conta più dell’intensità
Sviluppare la resistenza cardiorespiratoria, ovvero la capacità di sostenere uno sforzo il più a lungo possibile, non sembra invece essere così rilevante per l’umore. Fa bene al cuore e aiuta a controllare il peso senza troppe rinunce, ma quando si tratta di salute mentale la chiave è fare attività fisica con costanza. Purché si tratti di un programma di allenamento ben strutturato, andare incontro alle proprie preferenze è preferibile all’imporsi esercizi che fanno sembrare il tempo dedicato agli allenamenti una punizione più che un piacere. In quel caso ripiegare su attività passive come guardare la tv potrebbe sembrare molto più appetibile, soprattutto se ci si sente giù di corda. Cercare l’evasione con il binge watching però potrebbe essere una soluzione inefficace se non dannosa per chi cerca di allontanare i pensieri negativi, come dimostrano studi precedenti in tema di sedentarietà. Meglio quindi dedicarsi almeno un paio di volte a settimana a videolezioni o workout a distanza con un personal trainer in grado di correggere eventuali errori e variare il programma di allenamento perché risulti più stimolante e meno ripetitivo.
Ci vuole del tempo…
Un altro studio condotto durante la pandemia, questa volta da ricercatori di Beijing, sostiene che la situazione straordinaria che stiamo vivendo possa richiedere qualche sforzo in più per bilanciare i sentimenti negativi dovuti all’isolamento e alle nuove paure con cui ci stiamo confrontando. Se in condizioni normali potrebbero essere sufficienti 60 minuti di allenamento a intensità moderata per risollevare l’umore, per tenere a bada la pandemic fatigue ne servono almeno 80, riporta lo PsyPost. Per chi sceglie attività fisica leggera i ricercatori cinesi consigliano 108 minuti per sessione, che scendono a 45 per chi è in grado di sostenere allenamenti ad alta intensità.
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