Natale: come gestire i parenti “serpenti”
Zii impiccioni, cugine invidiose, suoceri invadenti... Si salvi chi può. Ecco i consigli per non rovinarsi il pranzo di Natale
Per gli italiani Natale è sinonimo di famiglia. Secondo un sondaggio condotto da un portale di vendite online, per il 77% dei connazionali quella di fine anno continua a rappresentare una ricorrenza conviviale, festosa e soprattutto familiare.
Il 93% circa lo trascorrerà a casa, circondato dagli affetti più cari. Dato confermato dallaFederazione italiana pubblici esercizi in collaborazione con Format Research: l’88% preferisce il calore della cucina domestica a ristoranti e trattorie.
Bandite le tavolate lunghe e affollate di parenti lontani e talvolta quasi sconosciuti, dove non si parla che di luoghi comuni e convenevoli. Quasi 8 italiani su 10 desiderano condividere l’atmosfera magica delle feste con i familiari e i parenti preferiti. In pole position figli e nipoti (39%), il partner (35%), genitori e nonni (20%).
Gli invitati meno desiderati
Gli ospiti meno graditi? Il parente criticone (38%), i vecchi amici di famiglia (36,5%) e la suocera (25,4%). E se non ci si arma di una bella dose di pazienza, il ritrovo natalizio può rivelarsi una bomba pronta a esplodere tra un antipasto e un piatto di tortellini in brodo. L’inusuale vicinanza con persone con le quali non si ha un particolare “feeling” può amplificare le tensioni latenti. Domande indiscrete, frecciatine e battutacce possono far saltare i nervi rischiando di far andare di traverso le lasagne.
Impara a scegliere il posto a tavola
Per chi non vive bene queste situazioni, la prima regola è: scegliere bene il posto a tavola e, se possibile, non organizzare pranzi e cenoni a casa propria, così da essere liberi di congedarsi con libertà. Ricordatevi che il modo migliore per rispondere a una provocazione è sorridere e cambiare argomento (con il tempo e i film di Natale non si sbaglia mai). Di fronte alle intrusioni non richieste della zia impicciona, ricordatevi che bisogna distinguere le critiche costruttive e sincere da quelle distruttive, e considerarle uno stimolo per migliorarvi.
Il segreto? Non avere troppe aspettative
Ma il consiglio più importante è quello di non avere troppe aspettative rispetto al periodo di feste, spesso “caricato” di attese e speranze sproporzionate (specialmente per quanto riguarda le relazioni affettive), che puntualmente si trasformano in cocenti delusioni. Non a caso, nel periodo delle festività i casi di depressione stagionale o “Sad”, acronimo inglese di “seasonal affective disorder”, disordine affettivo stagionale, sono in aumento.
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