Liti di coppia: stop agli insulti
Quando litigano le coppie italiane finiscono sempre con l'insultarsi. Ecco i consigli degli esperti per trasformare il conflitto in un momento costruttivo
Quando litigano, le coppie italiane si insultano. Lo rivela un’indagine condotta dalla Fiss (Federazione italiana di sessuologia scientifica): a denunciare l’aggressività verbale (parolacce e offese) è il 37,5% dei partner. Gli uomini ammettono più facilmente di aver trasceso a parole (33,89%) rispetto alle donne (31,07%). E dopo il litigio? Il 50,6% prova a confrontarsi in maniera costruttiva, il 24,8% non ne parla, il 14% evita addirittura il partner, il 7% si scambia tenerezze e il 3% cerca di risolvere la situazione facendo sesso.
Non abbiamo ancora imparato a confrontarci
Gli esperti della Fiss commentano preoccupati questi dati, anche alla luce di quello che la cronaca nera continua a raccontarci.
I litigi servono a far funzionare una coppia: l’assenza di contrasti denota una scarsa “manutenzione” del rapporto affettivo, che passa anche attraverso tensioni e ostilità.
Ben vengano scontri e confronti, purché nei confini del rispetto reciproco e della voglia di comprendersi. Mai confondere il conflitto con la violenza: il primo serve per affrontare l’ostacolo, la seconda per distruggere chi vi ostacola.
Le 3 regole d’oro per “litigare bene”
- Non rimandare i problemi, rischiando di accumulare rancore e rabbia, ma affrontarli quando si presentano.
- Leggere il conflitto non come una minaccia, ma come un’occasione di cambiamento.
- Non cercare il colpevole: è il modo più istintivo di risolvere una questione, ma così il conflitto non si spegne, si autoalimenta.
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