Le paure degli italiani, dall’abbandono al contagio
Una ricerca rivela le nostre paure più diffuse. La più forte è quella di essere abbandonati, ma, a sorpresa, spaventa anche l’idea di essere felici o di innamorarsi
Secondo lo studio condotto sui dati interni relativi alle ricerche effettuate sul portale Guida Psicologi, le paure degli italiani riguardano soprattutto la sfera delle relazioni. C’è chi teme la solitudine e chi invece fatica a fidarsi degli altri, ma non mancano le paure legate al cambiamento e alla malattia.
La buona notizia è che si tratta quasi sempre di paure a cui si può porre rimedio con pazienza e a piccoli passi, senza perdersi d’animo.
Le emozioni più forti? Solitudine e fragilità
La paura di essere abbandonati è al primo posto tra le preoccupazioni degli italiani, che sembrano avere serie difficoltà a rimanere soli con loro stessi. La solitudine è un campanello d’allarme che ci ricorda l’importanza degli altri, particolarmente facile da sollecitare in un contesto sociale dove i legami sembrano durare troppo poco. Ecco perché insieme alla paura dell’abbandono troviamo anche la paura di rimanere soli in casa, quella di non essere amati, quella di essere traditi o la possibilità che una persona amata possa morire. Siccome amore e affetto rendono vulnerabili, c’è anche chi risponde tenendo gli altri a distanza o guardandoli con sospetto: è il caso di chi ha paura dei legami e sviluppa una “controdipendenza”, di chi teme di innamorarsi e chi ha paura di essere felice, una fobia che si esprime evitando di divertirsi o di abbandonarsi al piacere. Un meccanismo di autodifesa che porta a chiudersi sempre di più, rinunciando a cogliere occasioni importanti per paura di soffrire.
Al terzo posto, la paura di guidare
Piuttosto comune anche l’amaxofobia, ovvero la paura di guidare. Chi ne soffre prova un senso di terrore paralizzante così forte che basta il pensiero di mettersi al volante per causare ansia e malessere. Una paura che per fortuna si può superare, armandosi di pazienza e iniziando a riflettere sulle ripercussioni che questo senso di disagio può avere sulle nostre vite. Non essere in grado di guidare limita l’autonomia personale, soprattutto perché condiziona lo stile di vita e il benessere psicosociale.
Tutte le paure legate ai cambiamenti…
Affrontare un momento di transizione, si sa, non è facile: la paura di cambiare lavoro è al 7° posto, seguita a poche posizioni di distanza da quella di una gravidanza o del parto (la cosiddetta tocofobia). La prima è legata alla paura di uscire dalla propria comfort zone, la seconda riguarda chi teme di non sopportare fisicamente il dolore del parto o le complicazioni legate alla gravidanza. Non sono solo le donne incinte a sviluppare questa fobia: a volte diventa un freno anche per chi vorrebbe diventare madre, ma teme che qualcosa possa andare storto. Secondo gli esperti, è importante non scambiarla con un semplice stato di nervosismo e soprattutto non demoralizzarsi pensando di non poterla superare.
… e quelle legate alle malattie
In tempo di pandemia, non potevamo farci mancare la paura del contagio. Una novità del 2020, che entra in classifica al 15° posto insieme alla più comune paura di sentirsi male e all’ipocondria che porta a interpretare come sintomi anche i più piccoli malesseri.
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