Oziofobia: in vacanza impara a rallentare il ritmo
Sempre iperattiva, anche in vacanza? Soffri di oziofobia. Questo è il momento di fare un’inversione di rotta per non sovraccaricare mente e corpo
Anche per te l’ozio è la causa di tutti i vizi e non riesci a stare con le mani in mano nemmeno in villeggiatura? Se la riposta è affermativa potresti soffrire di oziofobia, che come spiegano gli esperti di guidapsicologi.it è la paura del tempo libero, il timore di non avere nulla da fare.
Alla base c’è un concetto di eccessiva produttività ed efficienza, che mira al raggiungimento di successi di varia natura invece di cercare la felicità.
È una visione quantitativa (quanti obiettivi sono stati raggiunti, quanti compiti sono stati svolti) che non si concentra sulla qualità dei risultati. La fobia del tempo libero di solito si manifesta soprattutto in vacanza, a causa dell’incapacità di gestire la mole di ore libere a disposizione.
Come si riconosce l’oziofobia
Le persone che soffrono di oziofobia si fanno prendere dall’ansia: quando si rendono conto che non hanno programmi, si stimola un’attivazione del sistema nervoso simpatico, che fa percepire loro un’elevata intensità. Ciò avviene perché questi soggetti interpretano il futuro in un modo a loro non congeniale, che non desiderano affrontare, e sentono di dover trovare al più presto qualche compito da svolgere. In genere, i più esposti all’oziofobia sono quelle con più responsabilità o compiti quotidiani – non conta il tipo di professione.
Il vademeccum
Ecco i consigli di guidapsicologi.it per affrontare la situazione.
Identificare: cerca di capire cosa sta scatenando la paura e prova a gestirla.
Riconoscere: è importante essere consapevoli del problema.
Esprimere le proprie emozioni: parla delle tue emozioni con le persone a te vicine per liberare tutta l’energia interiore. Verbalizza le emozioni senza vergognarsi.
Ridurre le aspettative: quando non si generano aspettative elevate, la delusione sarà minore se ciò che si desidera non viene soddisfatto e di conseguenza si riducono anche i livelli di ansia.
Mantenere tempi di riposo: non riempire i tempi di riposo con attività, per evitare un sovraccarico. Il tempo per rilassarsi non deve essere programmato, soprattutto in vacanza.
Ridurre il ritmo: fai una pausa (leggi un libro, guarda una serie tv o un film, fai un pisolino, ammira un paesaggio), e permetti alla mente di svuotarsi.
Flessibilità: cerca di adattarti ai cambiamenti, senza essere ansiosi o aver paura di non avere cose da fare.
Ridurre al minimo la richiesta: essere sempre esigenti con se stessi non dà buoni risultati: fissa obiettivi e scadenze, ma al tempo stesso comprendi i tuoi limiti e rispettarli.
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