Coppia: primo appuntamento dopo il lockdown
Passeggiate, giri in bicicletta, una cena a debita distanza... il corteggiamento in sicurezza è vagamente retrò, ma ha anche dei vantaggi
Non sono solo i giovanissimi a preoccuparsi del primo appuntamento. A febbraio alcune coppie avevano appena iniziato a conoscersi, altre si sono incontrate in rete proprio durante il lockdown. Adesso che i tempi sembrano maturi per azzardare la famosa prima uscita, la situazione è ancora parecchio intricata. I contesti casual a cui anche i più timidi potevano appoggiarsi sono momentaneamente spartiti: niente concerti, niente feste in spiaggia, niente locali con la musica così alta da potersi limitare ad annuire e sorridere quando si rimane a corto di argomenti.
Sarà un po’ come vivere in un romanzo di Jane Austen, tra caste passeggiate e tante chiacchiere.
La rivincita dello slow dating
Prima della riapertura i più ribelli hanno sfidato le restrizioni per incontrarsi di sfuggita nelle corsie dei supermercati, trovandosi bellissimi anche sotto le impietose luci al neon. I più cauti invece hanno creato i primi momenti speciali guardando insieme film e serie tv a distanza, riscoprendo il fascino delle telefonate o sperimentando le alternative originali suggerite dai magazine online, come il digital karaoke e le visite virtuali allo zoo. Tutte queste soluzioni-tampone hanno avuto l’indubbio vantaggio di tenere viva la voglia di incontrarsi e di concedere tempo per conoscersi meglio. Una vera fortuna, perché le parole sono diventate improvvisamente centrali. Difficile fare affidamento sul linguaggio del corpo bardati di mascherina e con le mani che sudano nei guanti di lattice. Persino le app di dating basate sull’approccio mordi-e-fuggi come Tinder ora raccomandano di evitare il contatto fisico e di mettere in borsa il gel igienizzante, dimostrando di aver colto l’importanza del distanziamento sociale.
Cosa fare, senza (troppi) rischi
- Il revival delle passeggiate. Il rituale di corteggiamento per eccellenza dell’Inghilterra vittoriana può essere rispolverato a vantaggio del XXI secolo, scegliendo di incontrarsi ai giardini, sotto i portici o sul lungomare. È low cost, aiuta a riprendere confidenza con il mondo e permette di godersi la coda della primavera prima dell’arrivo del caldo torrido. Meglio però puntare a un orario insolito, per non essere travolti da orde di bambini, runner, ciclisti, padroni di cani e salutisti che vi toglierebbero la giusta intimità.
- Un giro in bici insieme. O anche in monopattino elettrico, con i pattini recuperati in soffitta, insomma, con qualsiasi mezzo a prova di igienizzazione che vi permetta di passare qualche ora all’aria aperta senza rischi. Una soluzione che lascia un po’ di spazio all’improvvisazione, perché si può sempre scoprire un posticino tranquillo dove fermarsi per un caffè al volo.
- Una mostra, a prova di imbarazzo. Chi non si sente ancora così in confidenza e teme i tempi morti nella conversazione, può darsi appuntamento al museo. Ora che gli assembramenti sono vietati per decreto potrebbe essere il momento ideale per visitare anche le mostre più gettonate, senza dover fare a spallate con i maniaci dei selfie.
- Aperitivo e ristorante restano una possibilità. Certo, vanno prenotati con un po’ di anticipo. La distanza va rispettata anche da seduti e prendersi per mano potrebbe essere visto come un comportamento igienicamente immorale, ma almeno ci si può togliere la mascherina e recuperare un po’ di espressività.
- Asporto e cinema online, con #iorestoinsala. Se siete pronti a incontrarvi a casa ma non ne potete più di cucinare, niente panico. I ristoratori si sono ormai organizzati per consegne a domicilio e asporto anche dei piatti più complicati. E se avete voglia di guardare un film, potete comprare un biglietto per le sale virtuali che vi permetteranno di sostenere i cinema e accedere alle novità senza muovervi dal divano.
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