Coppia: peopling o stashing?
Stare esclusivamente con gli altri o al contrario rimane sempre soli sono due facce della stessa medaglia che prima o poi finiscono per far “scoppiare” la coppia
I fidanzatini perennemente soli, mano nella mano ovunque. Oppure quelli che vanno in direzione opposta e stanno esclusivamente in compagnia di altri. Il nuovo vocabolario dell’amore li definisce con due termini precisi: “peopling” ad indicare le coppie che non riescono a stare mai da sole e “stashing” che si riferisce a una coppia che si isola, esclude gli altri, non frequenta più nessuno.
Due atteggiamenti diametralmente opposti ma con un denominatore comune: minano entrambi alle radici la solidità della coppia.
«E’ sempre l’equilibrio a fare la differenza tra una relazione funzionale e una disfunzionale» conferma la love coach Mary G. Baccaglini. «Assumere modalità estreme in un senso o nell’altro, sviluppa relazioni che con il tempo possono diventare negative se non addirittura tossiche».
Insieme, mai soli
Quando qualunque progetto di coppia coinvolge sempre qualcun altro un campanello di allarme deve scattare. Dietro questo tipo di comportamento si nasconde infatti un tentativo di fuggire dal doversi interrogarsi non solo sulla coppia ma anche su se stessi. «Molte persone non sono abituate a rimanere da sole e lo stare in coppia diventa per loro quasi un obbligo» precisa l’esperta. «Questo, però, può indurre le persone a scegliersi non in base a valori comuni ma per la sola paura di restare senza un partner. Con il tempo questa mancanza di scelta valoriale fa sì che la coppia non riesca a sostenersi: spesso di partner che comunicano male i propri bisogni e accolgono male i bisogni dell’altro e si circondano di altre persone per evitare di raggiungere una connessione emotiva importante e di doversi rendere conto che la coppia da sola non basta a se stessa».
Soli, mai insieme
«Quando due persone si isolano, è il caso dello stashing, è vero che ognuna basta interamente all’altra ma non è sano che un partner veda nell’altro l’unica forma di amore, divertimento e vita accettabile. Non riuscire a raggiungere uno stato di pienezza senza qualcuno accanto è pericoloso perché rende in qualche modo un partner dipendente dall’altro» spiega Baccaglini. «A lungo andare ci si priva di aree fondamentali nella vita come le amicizie, gli hobbies, le passioni che in una coppia sana è giusto coltivare anche individualmente. Se il partner poi diventa tutta la vita, assume un’importanza tale da impedire di valutare oggettivamente la relazione e interromperla qualora non dovesse funzionare. Si rischia di entrare in una dinamica pericolosa di dipendenza affettiva che va attenzionata esattamente come qualsiasi altra dipendenza».
Cosa fare
“Sciogliere” dinamiche di coppia non sane è difficile: servono energia, forza di volontà, tempo e aiuti esterni. «Ma bisogna assolutamente provarci» commenta l’esperta. «In entrambi i casi la soluzione per uscire da queste situazioni disfunzionali è quella di lavorare su se stessi e in primis sulla propria autostima: solo avendo considerazione della propria persona è possibile fare le giuste scelte, restare allineati con i propri valori, capire cos’è meglio per se stessi». L’aiuto di uno specialista, quando necessario, può essere infine prezioso per riaprire il dialogo tra la coppia prima che naufraghi per eccesso o per difetto di socialità.
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